Campi di gioco:
Dopo le prime gare sul campo della Caserma "Oberdan",gli incontri in casa si disputano a Muggia ma nel 1921 si inizia la costruzione di un impianto su un area a Montebello, campo che vedrà giocare le partite
casalinghe dell'Unione fino al 1932 quando prese il suo posto lo stadio del Littorio nella zona di Valmaura chiamato così fino al luglio del 1943 ed intitolato poi
dal 1967 a Giuseppe Grezar calciatore perito nella tragedia di Superga assieme alla squadra del Grande Torino e cresciuto nella Triestina.
Il 18 Ottobre 1992 viene inaugurato lo stadio attuale intitolato a Nereo Rocco
calciatore prima ed allenatore poi che portato in alto il nome della Triestina e dell'intera città di Trieste.
Anni '30 e i primi anni di Serie A
Triestina 1929/1930 (fonte "La Triestina")
Il 6 Ottobre 1929 incomincia il primo campionato di Serie A a Girone Unico, la Triestina allenatore Rodolfo Soutschek fa il suo esordio sul campo di Montebello
con il Torino, gara persa 0-1 con rete granata di Vezzani al 7' del secondo tempo.
Il primo successo datato 10 Novembre 1929 in casa con il Pro Vercelli doppietta di Rocco e rete di De Manzano.
Formazione iniziale: Bonetti, Gazzari, Righetti, Rigotti, Villini, Capitanio, Castellani, De Manzano, Ostroman, Pitacco, Rocco.
La vittoria più importante è del 8 Dicembre 1929 contro l'Ambrosiana Inter 1-2 autorete di Gasperini,rete di Meazza e gol decisivo di Pasinati,
l'Inter vinse poi lo scudetto
Questo fu il primo campionato di A di ben 27 consecutivi dal 1929 al 1957, dopo un anno in B, il ritorno nella massima serie nella stagione 1958/1959
che durò solo un campionato ed a tuttora l'ultima stagione disputata dalla Triestina in Serie A.
La prima stagione si concluse al 15 posto con il traguardo della Salvezza con 28 punti,in questa stagione venne alla ribalta anche un giovane Piero Pasinati con 32 presenze e 3 reti.
Nereo Rocco disputò 18 partite con 6 reti. Il giocatore con più presenze 34 e più reti 11 è Renato De Manzano.
Gli anni seguenti la Triestina sempre nella massima serie
disputò campionati di media - alta classifica tranne la stagione 1938/139 in cui l'Unione si salvo' per un miglior coefficiente reti rispetto a Lucchese e Livorno
mettendo alla ribalta assieme a Nereo Rocco e Pasinati diversi calciatori diventati poi vere e proprie bandiere rosso - alabardate e messi in luce a livello nazionale
con altre casacche fra i quali Gino Colaussi a soli, 16 anni nella stagione 1930/31, Germano Mian dal 1933/34 ,
Guglielmo Trevisan esordio in un Triestina - Bologna 1-3 della stagione 1934/35 , Giuseppe Grezar esordio in un Genoa - Triestina 2-2
nella stagione 1937/38.
Nereo Rocco giocò in alabardato in totale 232 presenze con 66 reti dal 1929 al 1937
ritornando poi da allenatore nel 1947/1948.
Gino Colaussi venne ceduto alla Juventus nel 1940 per tornare poi nel 1945/1946
Piero Pasinati lascia l'Alabarda momentaneamente per andare al Milan nel 1939 dopo dieci stagioni e 284 presenze fino ad allora
per tornare poi nel 1941
Colaussi e Pasinati diventarono Campioni del Mondo con l'Italia guidata in panchina da Vittorio Pozzo
nel 1938 per Colaussi anche una doppietta in finale con l'Ungheria battuta 4-2
Il miglior piazzamento è della stagioni 1935/1936 e 1937/1938 con il 6 posto rispettivamente a 32 punti e 36 punti
Risultati storici:
1929/1930 Ambrosiana Inter - Triestina 1-2
1930/1931 Triestina - Ambrosiana Inter 5-0
1930/1931 Triestina - Milan 3-1
1932/1933 Triestina - Milan 2-1
1934/1935 Triestina - Juventus 2-1
1934/1935 Triestina - Milan 2-1
1935/1936 Triestina - Fiorentina 5-1
1935/1936 Triestina - Milan 1-0
1935/1936 Triestina - Juventus 1-0
1935/1936 Triestina - Inter 1-0
1935/1936 Triestina - Torino 2-0
1936/1937 Ambrosiana Inter - Triestina 1-2
1937/1938 Ambrosiana Inter - Triestina 1-2
1937/1938 Triestina - Torino 1-0
1937/1938 Triestina - Juventus 2-0
1938/1939 Milan - Triestina 2-4
1939/1940 Juventus -Triestina 2-6
Anni' 40 gli anni della guerra con il secondo posto in A nel 1947/1948
Gli anni 40 sono caratterizzati dal conflitto Mondiale ed i campionati vengono interrotti per due anni.
Nella stagione 1940/1941 con il ritorno in panchina dell'austriaco Soutschek la Triestina
arriva al 9° posto senza Colaussi,l'anno seguente all'8 posto con la cessione di Trevisan al Genoa per esigenze di bilancio
ma ritorna Piero Pasinati dopo due tra Novara e Milan, nel 1942 passa al Torino Giuseppe Grezar e a Triestina si salva
dopo uno spareggio con Bari e Venezia.
Dopo due anni riprendono nel 1945 i campionati e l'Alabarda nel torneo dell'Alta Italia arriva 8a.
Due grandi bandiere alabardate lasciano definitivamente la Triestina Gino Colaussi con 275 presenze nel 1946, Piero Pasinati sempre nel 1946
con 344 presenze è ancora il giocatore che può vantare il maggior numero di partite in maglia rosso - alabardata.
La stagione 1946/1947 la Triestina retrocede ma viene riammessa in A con delibera della FIGC causa i problemi legati alla guerra
ed alcune gare disputate con l'inversione di campo ed in casa ad Udine.
Ma la stagione più importante ed il miglior piazzamento della storia avviene nella stagione 1947/1948 presidente Leo Brunner con Nereo Rocco che ritorna nella Triestina nel ruolo di allenatore
ed il ritorno di Guglielmo Trevisan.
Rosa Triestina 1947/1948 II posto in A (fonte: " La Triestina)
La formazione tipo è Striuli, Blason, Zorzin, Sessa, Radio, Trevisan,Giannini,, Rossetti, Ispiro, Tosolini e Begni.
Vengono impiegati solo 15 giocatori con Blason, Radio, Sessa e Striuli pìù presenti con 40 presenze
e Begni miglior marcatore con 11 reti.
L'avvio è discreto con il 2-2 a Genova con la Sampdoria poi dopo qualche gara altalenante arrivano le prime vittorie importanti
con la Juventus a Torino 0-1 gol di Begni, in casa con il Milan 2-0 firmato Rossetti ed Ispiro, e Triestina - Roma 2-0.
Il Girone di Andata si chiude con il pareggio interno con l'Atalanta 1-1 al terzo posto a 25 punti assieme a Inter e Juventus.
Il Girone di Ritorno riprende con il successo sulla Sampdoria 2-0 poi dopo qualche pareggio riprende la corsa battendo
la Juventus 1-0 autogol di Parola, pari a Milano 1-1 con il Milan, 0-0 a Valmaura con il grande Torino colpo a Roma con i giallorossi 1-2
ultima gara in casa vittoria 4-3 sull'Inter reti alabardate di Trevisan, Tosolini, Ispiro e Begni.
La Triestina chiude il campionato al II posto con 49 punti assieme a Juventus e Milan dietro al Grande Torino a 65.
E' il miglior piazzamento della storia alabardata che ancora oggi viene ricordato con nostalgia.
Le ultime due stagioni del decennio l'Alabarda arriva 8a sempre con Rocco in panchina e gli esordi di Boscolo e Petagna
Anni '50 dalla A alla B
Tanti volti nuovi nel 1950 cambio di allenatore via Nereo Rocco arriva in panchina l'ungherese Guttman, lasciano la Triestina
anche Blason, Trevisan, Rossetti e Radio. 15° posto conclusivo.
L'anno dopo l'Alabarda resta in A dopo gli spareggi con Lucchese e Brescia.
Poi altre stagioni di metà classifica con il ritorno in panchina di Rocco nel 1953 per una breve parentesi di 21 giornate,
nel 1953 ritorna Trevisan che con 20presenze ed una rete chiude la carriera in alabardato con 241 presenze e 56 reti
Nel 1952/1953 fa il suo esordio in alabardato un giovanissimo Cesare Maldini in un pareggio Palermo - Triestina 0-0 del Maggio '53.
La stagione 1956/1957 l'amara retrocessione in B che interrompe ben 27 anni consecutivi nella massima serie, allenatore Piero Pasinati
confermato dalla stagione precedente.
Il Girone di Andata si chiude con 17 punti a metà classifica, ma nel Ritorno incomincia la crisi e con un bilancio di tre vittorie, sei pareggi
e otto sconfitte arriva la retrocessione in B con il 17 posto a 29 punti con l'ultima gara in casa con l'Atalanta conclusa 0-1 che sancì la Serie B.
L'anno seguente 1957/1958 con Aldo Olivieri in panchina arriva l'immediato ritorno in Serie A grazie al I posto davanti al Bari e la partita
interna con il Cagliari 3-1 da la matematica certezza con doppietta di Mazzero e rete di Milani.
Decisive le sei vittorie consecutive con il Como 3-0, 1-3 a Cagliari, 4-1 Parma, 5-0 al Palermo, 1-4 a Catania, 2-0 alla Sambenedettese
Marcatore alabardato Gianfranco Petris con 18 reti, maggior numero di presenze il portiere Gianpietro Bandini con 34 presenze.
La stagione dopo 1958/1959 in A con Olivieri in panchina non è positiva e complice lo smantellamento della squadra la Triestina torna in B
dopo un solo anno nella massima serie ed a tuttora l'ultimo anno nel campionato di Serie A.
Il torneo inizia subito male con cinque sconfitte poi a fatica si riprende ma poi di nuovo il calo che neanche il cambio in panchina
con Trevisan allenatore riesce a salvare la Triestina dalla retrocessione e disputa l'ultima gara in A il 7 Giugno 1959 a Padova conclusa
in parità 2-2.
Nella stagione 1959/1960 in B si cerca il riscatto ma l'Alabarda termina al quarto posto
Anni '60 Anni difficili
Cambiano diversi protagonisti ma non sono annate positive e subito la prima stagione 1960/161 con Guglielmo Trevisan in panchina
scende in C complice difficoltà economiche e tante cessioni.
Il Girone di Andata è buono, male al Ritorno con tre sole vittorie. La retrocessione è sancita dopo uno spareggio con il Novara perso 2-1 ai supplementari
La stagione 1961/1962 in C vede la Triestina vincere il torneo con il 1 posto a 47 punti davanti Biellese e Mestrina,
marcatore alabardato Sergio Santelli con 9 reti,
allenatore Enrico Radio che torna a Trieste dopo 10 anni passati da calciatore con 175 presenze dal 1938 al 1950.
Nell'ultima gara la Triestina a 46 punti ospita la Biellese a 45 punti , l'incontro termina in parità 0-0
e l'Unione festeggia la Promozione. Ben 30 i punti raccolti in casa.
Dopo il ritorno in B ,per alcune stagioni mantiene la categoria con Radio in panchina sostituito poi da Colaussi e Montanari nel corso delle stagioni
presidente Guarnieri.
Ma nell stagione 1964/1965 retrocede in C e ci vorranno 18 anni per ritornare
nella serie cadetta nel 1982/1983.
Allenatore Mario Renosto, la stagione incomincia subito male ed il Girone di Andata si chiude con 12 punti, nel ritorno viene migliorato leggermente il rendimento
con 16 punti ma il campionato si chiude a 28 punti al 19 posto.
La seconda parte degli anni '60 la Triestina in C è alla ricerca del ritorno in B ma i vari tentativi anno per anno sono vani.
La stagione migliore è il 1968/1969 con Radio in panchina è il 2° posto conclusivo con 49 punti dietro al Piacenza promosso a 55 punti.
Fra i giocatori passati a Trieste Massimo Giacomini,Paina, Ridofi e Varnier.
Intanto nella stagione 1967/1968 lo stadio di Valmaura viene intitolato a Giuseppe Grezar, perito nella tragedia di Superga il 4 Maggio 1949
con il Grande Torino. Grezar disputa 117 gare in alabardato con 17 reti dal 1937 al 1942.
Anni '70 Discesa e salita tra C e D
Cambio al vertice alabardato Tristano Colummi ritorna al comando dopo l'esperienza nella metà degli anni '50.
L'inizio degli anni '70 è negativo subito la retrocessione in Serie D causa anche l'incertezza societaria, allenatore Sergio Pison.
Tante cessioni e pochi acquisti l'avvio è difficile poi il torneo è tutto in salita fino al risultato finale con la retrocessione a 31 punti al 18 posto
per differenza reti -18 rispetto alla Pro Patria (-13) che si salva.
L'anno seguente però l'Unione si riscatta e ritorna in C grazie al primo posto con 52 punti davanti alla Mestrina.
La squadra è completamente rifatta poi a stagione in corso arrivano Giampiero Marini e Cesero.
Allenatore un altro ex alabardato Francesco Petagna.
La stagione è positiva con solo 3 sconfitte e ben 21 vittorie e con un grande girone di ritorno con 13 vittorie ed una sola sconfitta
e 29 punti raccolti.
Miglior marcatore Marco Vastini con 13 reti, maggior n. di presenze Isidoro Brusadelli e Bruno Macchia con 34 presenze.
Ritornata in C l'Alabarda cambia di nuovo diversi elementi della rosa è nel 1974 arriva 14a con tre cambi di allenatore,
e il torneo 1973/1974 è nuovamente un calvario con la retrocessione in D categoria che questa volta durerà per due stagioni.
Tre allenatori cambiati da Bonafini, passando a Cergoli ed infine Sadar che non hanno impedito la discesa in D
con il 19° posto con 26 punti. Ben 28 i giocatori utilizzati e 18 sconfitte con le ultime quattro consecutive a fine torneo
che ne sancì l'esito negativo.
Nel 1974 dopo la retrocessione nuovo Presidente Gianni Belrosso, con Vasco Tagliavini allenatore.
Cambiano ancora giocatori, la squadra va abbastanza bene fin da subito.
Oltre alla Triestina è presente in serie D nello stesso girone anche il Ponziana e le due gare
fra i veltri ed alabardati rappresentano un evento.
La prima gara si disputa il 1 Dicembre 1974 vince il Ponziana 0-1 ed grande affluenza di pubblico 20.360 spettatori.
Il campionato prosegue in alta classifica ma il Treviso prende il largo e pur disputando un buon girone di ritorno
ad andare in C sono i trevigiani.
La seconda gara fra Ponziana e Triestina termina in parità 1-1, la Triestina chiude il torneo al terzo posto a 43 punti, mentre il Ponziana,
è quarto a 40 punti.
La stagione 1975/1976 confermato il tecnico Tagliavini , la squadra è rinnovata con 10 nuovi giocatori fra i quali
gli attaccanti Politti ed Andreis.
La Triestina domina il torneo ed arriva prima con 52 punti, davanti all'Adriese a 42 punti. Venti i successi, 12 pareggi e due sconfitte, questo il ruolino dell'Alabarda.
Tre i giocatori sempre presenti Andreis De Luca e Valsecchi con 34 presenze,
miglior marcatore Goffi con 11 reti.
I due derby con il Ponziana: il 9 Novembre 1975 termina con il successo alabardato 0-3 con reti di Andreis, Politti e Foresti
al Ritorno si chiude in parità senza reti 0-0 il 21 Marzo 1976.
Ritornata in C la Triestina cerca il salto di categoria, nel 1977 arriva 8a con Tagliavini sempre in panchina.
Nel 1977/1978 si decidono i nuovi gironi e categorie della Serie C, la Triestina sale di categoria in C1
mentre l'Udinese primo passa in B.
La stagione è discreta con 40 punti arriva 7a, con un ruolino di 12 vittorie, 16 pareggi e 10 sconfitte e conquista la Serie C1
Miglior marcatore Andreis con 11 reti.
La stagione pìù intensa degli anni '70 pero' è il 1978/1979, confermato Tagliavini arrivano giocatori importanti Mascheroni, Prevedini, Quadreli,
Cei e Panozzo.
Il Presidente Belrosso lascia a Brandolin poi dopo un periodo d'incertezza arriva l'era Del Sabato.
La squadra nonostante l'inceretezza societaria disputa un buon campionato e lotta per la Promozione assieme
a Como, Parma e Reggiana.
Intanto il 20 Febbraio 1979 muore Nereo Rocco, è tutta la città piange il Grande Paron.
Finale di torneo interessante la Triestina supera la Reggiana sul campo 3-1 ed in classifica,ed è un testa a testa con il Parma
per il secondo posto dietro al Como promosso primo con 50 punti.
La penultima giornata c'è lo scontro diretto a Trieste fra Triestina e Parma, gi alabardati hanno due punti in più ma il Parma guidato in panchina
da Cesare Maldini ed Ancelotti in campo vince 0-1 con gol di Bonci a sei minuti dal termine.
L'ultima giornata , vincono entrambe e sarà spareggio.
Spareggio a Vicenza il 17 Giugno 1979 il Parma vince ai supplementari 1-3 dopo che i tempi regolamentari terminarono 1-1 con reti di Scarpa e pari di Panozzo su rigore,
ai supplementari Scarpa ed un giovane Ancelotti danno la Promozione ai ducali.
L'anno dopo con Tagliavini in panchina che lascia dopo 11 giornate e sei anni a Fulvio Varglien,
la Triestina arriva 7a con 39 punti e vince il torneo anglo - italiano battendo ai rigori il Sutton 5-4.
Anni '80 la risalita in B e la mancata promozione in A
Decennio importante che viene ricordato soprattutto per la Promozione in B dopo 18 anni nella stagione 1982/1983
e per la Promozione sfiorata in Aper due campionati consecutivi nel 1984 e nel 1985.
Nel 1980 allenatore Bianchi, la Triestina arriva 4a con una discreta stagione, l'anno seguente si pone le basi con Buffoni in panchina
e gli acquisti di Costantini, Leonarduzzi, e De Falco giocatori che saranno decisivi l'anno dopo e diventeranno beniamini del Grezar.
Il campionato si conclude al 5° posto con 40 punti.
Per Ascagni e De Falco 12 reti per entrambi, una coppia gol ben assortita.
Triestina 1982/1983 Promozione in B dopo 18 anni
La stagione 1982/1983 è l'anno storico della Promozione in B dopo 18 anni, confermato Buffoni in panchina e Piedimonte direttore sportivo.
Ad inizio anno lascia Del Sabato e viene nominato amministratore delegato Franco Paticchio.
Il campionato alabardato parte forte con quattro vittorie consecutive con Pro Patria, Treviso, Fano e Piacenza
in evidenza il duo d'attacco Ascagni e De Falco.
Il torneo prosegue a gonfie vele, l'Andata si chiude con 25 punti , due avanti la Carrarese.
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