1918 - 2018, 100 anni di passione alabardata

Sono passati 100 anni dalla nascita dell'Unione Sportiva Triestina, decenni in cui si sono succeduti dirigenti,allenatori , giocatori e generazioni di tifosi che hanno gioito, esultato, si sono disperati a volte anche pianto per i risultati e le gesta dei propri beniamini vestiti con la gloriosa casacca rosso - alabardata.

La fusione e la nascita dell'Unione Sportiva Triestina

La società alabardata nasce il 18 Dicembre 1918 nel Caffè Battisti in Viale xx Settembre 43 dalla fusione fra le società della Trieste Football club e del Ponziana, poi la fusione viene ratificata il 19 Gennaio 1919 ed il 2 Febbraio 1919 un assemblea ratifica la fusione fra le due società e nasce così ufficialmente la società Unione Sportiva Triestina. Il primo decennio la nuova società giuliana partecipa ai campionati e tornei regionali passando poi per la III Divisione e II Divisione fino ad arrivare alla disputa del I campionato a girone unico di Serie A nella stagione 1929/1930.

Storia tratta dal libro di Dante di Ragogna "La storia della Triestina"

" Unione dunque,come quella che vide i natali il 18 Dicembre 1918 nei locali del Caffè Battisti, situato allora in Viale xx Settembre 43. La ragione di quella costituzione deve risalire ad un conflitto pacifico che si sviluppava nell'immediato dopoguerra allorchè sulla piazza d'armi della Caserma "Oberdan " , situata nell'area ora occupata dalla sede della Regione e da quella della Rai , si affrontavano le squadre di calcio delle società Trieste Football Club e Ponziana. Troppe due squadre , per il Comando militare , oltre tutto seccato perchè quell'andirivieni di giocatori e di tifosi determinava un sovraffollamento della zona interessata dalla caserma, con conseguenze talvolta negative per il patrimonio dell'esercito. Sparivano dalle camerate coperte ed indumenti vari. Così il Comando Militare, dopo aver pensato di escludere del tutto l'attività calcistica dalla sua piazza d'armi stipulò con un suo ufficiale, il capitano Guglielmo Tonon, un accordo di compromesso, ci sarebbe stata la possibilità di proseguire l'attività, a patto che le squadre impegnate sul campo si riducessero da due a una soltanto. Fu quella la scintilla che fece nascere l'Unione Sportiva Triestina, perchè Trieste e Ponziana si trovarono d'accordo nel disegno della fusione per salvare due anime dando vita ad un solo corpo. Unione fu il primo nome della società neonata e della squadra. Alla riunione erano intervenuti per il Trieste Tranquillini, Stritzel e Zigoi, per il Ponziana Godina, Zack e Flaider. La fusione venne ratificata ratificata un mese dopo circa allorchè si costitui ufficialmente un trunvirato composto da Bertazzoni, Fonda e Vaccari chiamato a disciplinare la prima attività. Era il 19 Gennaio 1919, il 2 Febbraio 1919, un assemblea vota la ratifica di quella fusione e nasce così ufficialmente la nuova società , l'Unione Sportiva Triestina, che assunse quale simbolo l'alabarda di Trieste sormontata da una stella"

Primo Presidente Doimo Iviani Ivanissevich,di origine dalmata, che resterà in carica fino al 1923.

Nel 1919 il primo successo avvenne nella Coppa Virgola, con l'Edera e la Virgola, sempre nel 1919 partecipò alla Coppa Appiani arrivando alla finale persa con il Padova. Nel 1919 e 1920 partecipò al campionato calcistico della Venezia Giulia, nel 1921 primo campionato nazionale nella III Divisione, attuale Lega Pro, poi altri due campionati in questa categoria fino al salto nella II Divisione, Serie B, nella stagione 1923/24 grazie ad un torneo eliminatorio fra le squadre settentrionali che l'Unione vinse battendo prima il Verona in semifinale 3-2 poi il Pro Gorizia in finale 1-0 su rigoretrasformato da Sommer. Nuovo presidente Ettore Tardivello. Nella stagione 1924/25 mantiene la II Divisione, la stagione seguente la II Divisione divisa in due campionati , diventa a Girone unico a 24 squadre denominata I Divisione, la Triestina arriva quarta. Nel 1926/27 la posizione finale è il terzo posto, l'anno dopo arriva quarta in cui si affaccia un giovane Piero Pasinati.

La stagione 1928/1929, che anticipa l'inizio del massimo campionato di A a Girone unico a 16 squadre,la squadra alabardata allenatore Rodolfo Soutschek partecipa al Girone A della I Divisione ed arriva al nono posto quindi esclusa dal torneo di A ma causa la difficoltà di stabilire l'ottava classificata fra Napoli e Lazio nel Girone B vengono ammesse per delibera federale 18 formazioni nel I campionato campionato a Girone unico della Serie A fra le quali anche l'Unione Sportiva Triestina. Nell'ultima gara del campionato conclusa con la vittoria della Triestina 4-2 sul Livorno fa il suo esordio un giovanissimo Nereo Rocco all'età di 17 anni.
(Foto: Nereo Rocco 66 reti in maglia alabardata )

Campi di gioco:

Dopo le prime gare sul campo della Caserma "Oberdan",gli incontri in casa si disputano a Muggia ma nel 1921 si inizia la costruzione di un impianto su un area a Montebello, campo che vedrà giocare le partite casalinghe dell'Unione fino al 1932 quando prese il suo posto lo stadio del Littorio nella zona di Valmaura chiamato così fino al luglio del 1943 ed intitolato poi dal 1967 a Giuseppe Grezar calciatore perito nella tragedia di Superga assieme alla squadra del Grande Torino e cresciuto nella Triestina.
Il 18 Ottobre 1992 viene inaugurato lo stadio attuale intitolato a Nereo Rocco calciatore prima ed allenatore poi che portato in alto il nome della Triestina e dell'intera città di Trieste.

Anni '30 e i primi anni di Serie A


Triestina 1929/1930 (fonte "La Triestina")

Il 6 Ottobre 1929 incomincia il primo campionato di Serie A a Girone Unico, la Triestina allenatore Rodolfo Soutschek fa il suo esordio sul campo di Montebello con il Torino, gara persa 0-1 con rete granata di Vezzani al 7' del secondo tempo. Il primo successo datato 10 Novembre 1929 in casa con il Pro Vercelli doppietta di Rocco e rete di De Manzano.

Formazione iniziale: Bonetti, Gazzari, Righetti, Rigotti, Villini, Capitanio, Castellani, De Manzano, Ostroman, Pitacco, Rocco.

La vittoria più importante è del 8 Dicembre 1929 contro l'Ambrosiana Inter 1-2 autorete di Gasperini,rete di Meazza e gol decisivo di Pasinati, l'Inter vinse poi lo scudetto

Questo fu il primo campionato di A di ben 27 consecutivi dal 1929 al 1957, dopo un anno in B, il ritorno nella massima serie nella stagione 1958/1959 che durò solo un campionato ed a tuttora l'ultima stagione disputata dalla Triestina in Serie A.

La prima stagione si concluse al 15 posto con il traguardo della Salvezza con 28 punti,in questa stagione venne alla ribalta anche un giovane Piero Pasinati con 32 presenze e 3 reti. Nereo Rocco disputò 18 partite con 6 reti. Il giocatore con più presenze 34 e più reti 11 è Renato De Manzano.

Gli anni seguenti la Triestina sempre nella massima serie disputò campionati di media - alta classifica tranne la stagione 1938/139 in cui l'Unione si salvo' per un miglior coefficiente reti rispetto a Lucchese e Livorno mettendo alla ribalta assieme a Nereo Rocco e Pasinati diversi calciatori diventati poi vere e proprie bandiere rosso - alabardate e messi in luce a livello nazionale con altre casacche fra i quali Gino Colaussi a soli, 16 anni nella stagione 1930/31, Germano Mian dal 1933/34 , Guglielmo Trevisan esordio in un Triestina - Bologna 1-3 della stagione 1934/35 , Giuseppe Grezar esordio in un Genoa - Triestina 2-2 nella stagione 1937/38.

Nereo Rocco giocò in alabardato in totale 232 presenze con 66 reti dal 1929 al 1937 ritornando poi da allenatore nel 1947/1948.

Gino Colaussi venne ceduto alla Juventus nel 1940 per tornare poi nel 1945/1946

Piero Pasinati lascia l'Alabarda momentaneamente per andare al Milan nel 1939 dopo dieci stagioni e 284 presenze fino ad allora per tornare poi nel 1941

Colaussi e Pasinati diventarono Campioni del Mondo con l'Italia guidata in panchina da Vittorio Pozzo nel 1938 per Colaussi anche una doppietta in finale con l'Ungheria battuta 4-2

Il miglior piazzamento è della stagioni 1935/1936 e 1937/1938 con il 6 posto rispettivamente a 32 punti e 36 punti

Risultati storici:

1929/1930 Ambrosiana Inter - Triestina 1-2
1930/1931 Triestina - Ambrosiana Inter 5-0
1930/1931 Triestina - Milan 3-1
1932/1933 Triestina - Milan 2-1
1934/1935 Triestina - Juventus 2-1
1934/1935 Triestina - Milan 2-1
1935/1936 Triestina - Fiorentina 5-1
1935/1936 Triestina - Milan 1-0
1935/1936 Triestina - Juventus 1-0
1935/1936 Triestina - Inter 1-0
1935/1936 Triestina - Torino 2-0
1936/1937 Ambrosiana Inter - Triestina 1-2
1937/1938 Ambrosiana Inter - Triestina 1-2
1937/1938 Triestina - Torino 1-0
1937/1938 Triestina - Juventus 2-0
1938/1939 Milan - Triestina 2-4
1939/1940 Juventus -Triestina 2-6

Anni' 40 gli anni della guerra con il secondo posto in A nel 1947/1948

Gli anni 40 sono caratterizzati dal conflitto Mondiale ed i campionati vengono interrotti per due anni.

Nella stagione 1940/1941 con il ritorno in panchina dell'austriaco Soutschek la Triestina arriva al 9° posto senza Colaussi,l'anno seguente all'8 posto con la cessione di Trevisan al Genoa per esigenze di bilancio ma ritorna Piero Pasinati dopo due tra Novara e Milan, nel 1942 passa al Torino Giuseppe Grezar e a Triestina si salva dopo uno spareggio con Bari e Venezia.
Dopo due anni riprendono nel 1945 i campionati e l'Alabarda nel torneo dell'Alta Italia arriva 8a.

Due grandi bandiere alabardate lasciano definitivamente la Triestina Gino Colaussi con 275 presenze nel 1946, Piero Pasinati sempre nel 1946 con 344 presenze è ancora il giocatore che può vantare il maggior numero di partite in maglia rosso - alabardata.

La stagione 1946/1947 la Triestina retrocede ma viene riammessa in A con delibera della FIGC causa i problemi legati alla guerra ed alcune gare disputate con l'inversione di campo ed in casa ad Udine.

Ma la stagione più importante ed il miglior piazzamento della storia avviene nella stagione 1947/1948 presidente Leo Brunner con Nereo Rocco che ritorna nella Triestina nel ruolo di allenatore ed il ritorno di Guglielmo Trevisan.


Rosa Triestina 1947/1948 II posto in A (fonte: " La Triestina)

La formazione tipo è Striuli, Blason, Zorzin, Sessa, Radio, Trevisan,Giannini,, Rossetti, Ispiro, Tosolini e Begni.

Vengono impiegati solo 15 giocatori con Blason, Radio, Sessa e Striuli pìù presenti con 40 presenze e Begni miglior marcatore con 11 reti.

L'avvio è discreto con il 2-2 a Genova con la Sampdoria poi dopo qualche gara altalenante arrivano le prime vittorie importanti con la Juventus a Torino 0-1 gol di Begni, in casa con il Milan 2-0 firmato Rossetti ed Ispiro, e Triestina - Roma 2-0.
Il Girone di Andata si chiude con il pareggio interno con l'Atalanta 1-1 al terzo posto a 25 punti assieme a Inter e Juventus.

Il Girone di Ritorno riprende con il successo sulla Sampdoria 2-0 poi dopo qualche pareggio riprende la corsa battendo la Juventus 1-0 autogol di Parola, pari a Milano 1-1 con il Milan, 0-0 a Valmaura con il grande Torino colpo a Roma con i giallorossi 1-2 ultima gara in casa vittoria 4-3 sull'Inter reti alabardate di Trevisan, Tosolini, Ispiro e Begni.

La Triestina chiude il campionato al II posto con 49 punti assieme a Juventus e Milan dietro al Grande Torino a 65.

E' il miglior piazzamento della storia alabardata che ancora oggi viene ricordato con nostalgia.

Le ultime due stagioni del decennio l'Alabarda arriva 8a sempre con Rocco in panchina e gli esordi di Boscolo e Petagna

Anni '50 dalla A alla B

Tanti volti nuovi nel 1950 cambio di allenatore via Nereo Rocco arriva in panchina l'ungherese Guttman, lasciano la Triestina anche Blason, Trevisan, Rossetti e Radio. 15° posto conclusivo.

L'anno dopo l'Alabarda resta in A dopo gli spareggi con Lucchese e Brescia.

Poi altre stagioni di metà classifica con il ritorno in panchina di Rocco nel 1953 per una breve parentesi di 21 giornate, nel 1953 ritorna Trevisan che con 20presenze ed una rete chiude la carriera in alabardato con 241 presenze e 56 reti

Nel 1952/1953 fa il suo esordio in alabardato un giovanissimo Cesare Maldini in un pareggio Palermo - Triestina 0-0 del Maggio '53.

La stagione 1956/1957 l'amara retrocessione in B che interrompe ben 27 anni consecutivi nella massima serie, allenatore Piero Pasinati confermato dalla stagione precedente.

Il Girone di Andata si chiude con 17 punti a metà classifica, ma nel Ritorno incomincia la crisi e con un bilancio di tre vittorie, sei pareggi e otto sconfitte arriva la retrocessione in B con il 17 posto a 29 punti con l'ultima gara in casa con l'Atalanta conclusa 0-1 che sancì la Serie B.

L'anno seguente 1957/1958 con Aldo Olivieri in panchina arriva l'immediato ritorno in Serie A grazie al I posto davanti al Bari e la partita interna con il Cagliari 3-1 da la matematica certezza con doppietta di Mazzero e rete di Milani.

Decisive le sei vittorie consecutive con il Como 3-0, 1-3 a Cagliari, 4-1 Parma, 5-0 al Palermo, 1-4 a Catania, 2-0 alla Sambenedettese

Marcatore alabardato Gianfranco Petris con 18 reti, maggior numero di presenze il portiere Gianpietro Bandini con 34 presenze.

La stagione dopo 1958/1959 in A con Olivieri in panchina non è positiva e complice lo smantellamento della squadra la Triestina torna in B dopo un solo anno nella massima serie ed a tuttora l'ultimo anno nel campionato di Serie A.

Il torneo inizia subito male con cinque sconfitte poi a fatica si riprende ma poi di nuovo il calo che neanche il cambio in panchina con Trevisan allenatore riesce a salvare la Triestina dalla retrocessione e disputa l'ultima gara in A il 7 Giugno 1959 a Padova conclusa in parità 2-2.

Nella stagione 1959/1960 in B si cerca il riscatto ma l'Alabarda termina al quarto posto

Anni '60 Anni difficili

Cambiano diversi protagonisti ma non sono annate positive e subito la prima stagione 1960/161 con Guglielmo Trevisan in panchina scende in C complice difficoltà economiche e tante cessioni.

Il Girone di Andata è buono, male al Ritorno con tre sole vittorie. La retrocessione è sancita dopo uno spareggio con il Novara perso 2-1 ai supplementari

La stagione 1961/1962 in C vede la Triestina vincere il torneo con il 1 posto a 47 punti davanti Biellese e Mestrina, marcatore alabardato Sergio Santelli con 9 reti, allenatore Enrico Radio che torna a Trieste dopo 10 anni passati da calciatore con 175 presenze dal 1938 al 1950.

Nell'ultima gara la Triestina a 46 punti ospita la Biellese a 45 punti , l'incontro termina in parità 0-0 e l'Unione festeggia la Promozione. Ben 30 i punti raccolti in casa.

Dopo il ritorno in B ,per alcune stagioni mantiene la categoria con Radio in panchina sostituito poi da Colaussi e Montanari nel corso delle stagioni presidente Guarnieri.

Ma nell stagione 1964/1965 retrocede in C e ci vorranno 18 anni per ritornare nella serie cadetta nel 1982/1983.

Allenatore Mario Renosto, la stagione incomincia subito male ed il Girone di Andata si chiude con 12 punti, nel ritorno viene migliorato leggermente il rendimento con 16 punti ma il campionato si chiude a 28 punti al 19 posto.

La seconda parte degli anni '60 la Triestina in C è alla ricerca del ritorno in B ma i vari tentativi anno per anno sono vani. La stagione migliore è il 1968/1969 con Radio in panchina è il 2° posto conclusivo con 49 punti dietro al Piacenza promosso a 55 punti.

Fra i giocatori passati a Trieste Massimo Giacomini,Paina, Ridofi e Varnier.

Intanto nella stagione 1967/1968 lo stadio di Valmaura viene intitolato a Giuseppe Grezar, perito nella tragedia di Superga il 4 Maggio 1949 con il Grande Torino. Grezar disputa 117 gare in alabardato con 17 reti dal 1937 al 1942.

Anni '70 Discesa e salita tra C e D

Cambio al vertice alabardato Tristano Colummi ritorna al comando dopo l'esperienza nella metà degli anni '50.

L'inizio degli anni '70 è negativo subito la retrocessione in Serie D causa anche l'incertezza societaria, allenatore Sergio Pison.

Tante cessioni e pochi acquisti l'avvio è difficile poi il torneo è tutto in salita fino al risultato finale con la retrocessione a 31 punti al 18 posto per differenza reti -18 rispetto alla Pro Patria (-13) che si salva.

L'anno seguente però l'Unione si riscatta e ritorna in C grazie al primo posto con 52 punti davanti alla Mestrina.

La squadra è completamente rifatta poi a stagione in corso arrivano Giampiero Marini e Cesero. Allenatore un altro ex alabardato Francesco Petagna.

La stagione è positiva con solo 3 sconfitte e ben 21 vittorie e con un grande girone di ritorno con 13 vittorie ed una sola sconfitta e 29 punti raccolti.

Miglior marcatore Marco Vastini con 13 reti, maggior n. di presenze Isidoro Brusadelli e Bruno Macchia con 34 presenze.

Ritornata in C l'Alabarda cambia di nuovo diversi elementi della rosa è nel 1974 arriva 14a con tre cambi di allenatore, e il torneo 1973/1974 è nuovamente un calvario con la retrocessione in D categoria che questa volta durerà per due stagioni.

Tre allenatori cambiati da Bonafini, passando a Cergoli ed infine Sadar che non hanno impedito la discesa in D con il 19° posto con 26 punti. Ben 28 i giocatori utilizzati e 18 sconfitte con le ultime quattro consecutive a fine torneo che ne sancì l'esito negativo.

Nel 1974 dopo la retrocessione nuovo Presidente Gianni Belrosso, con Vasco Tagliavini allenatore.

Cambiano ancora giocatori, la squadra va abbastanza bene fin da subito.

Oltre alla Triestina è presente in serie D nello stesso girone anche il Ponziana e le due gare fra i veltri ed alabardati rappresentano un evento.

La prima gara si disputa il 1 Dicembre 1974 vince il Ponziana 0-1 ed grande affluenza di pubblico 20.360 spettatori.

Il campionato prosegue in alta classifica ma il Treviso prende il largo e pur disputando un buon girone di ritorno ad andare in C sono i trevigiani.

La seconda gara fra Ponziana e Triestina termina in parità 1-1, la Triestina chiude il torneo al terzo posto a 43 punti, mentre il Ponziana, è quarto a 40 punti.

La stagione 1975/1976 confermato il tecnico Tagliavini , la squadra è rinnovata con 10 nuovi giocatori fra i quali gli attaccanti Politti ed Andreis.

La Triestina domina il torneo ed arriva prima con 52 punti, davanti all'Adriese a 42 punti. Venti i successi, 12 pareggi e due sconfitte, questo il ruolino dell'Alabarda.

Tre i giocatori sempre presenti Andreis De Luca e Valsecchi con 34 presenze, miglior marcatore Goffi con 11 reti.

I due derby con il Ponziana: il 9 Novembre 1975 termina con il successo alabardato 0-3 con reti di Andreis, Politti e Foresti al Ritorno si chiude in parità senza reti 0-0 il 21 Marzo 1976.

Ritornata in C la Triestina cerca il salto di categoria, nel 1977 arriva 8a con Tagliavini sempre in panchina.

Nel 1977/1978 si decidono i nuovi gironi e categorie della Serie C, la Triestina sale di categoria in C1 mentre l'Udinese primo passa in B.

La stagione è discreta con 40 punti arriva 7a, con un ruolino di 12 vittorie, 16 pareggi e 10 sconfitte e conquista la Serie C1 Miglior marcatore Andreis con 11 reti.

La stagione pìù intensa degli anni '70 pero' è il 1978/1979, confermato Tagliavini arrivano giocatori importanti Mascheroni, Prevedini, Quadreli, Cei e Panozzo.

Il Presidente Belrosso lascia a Brandolin poi dopo un periodo d'incertezza arriva l'era Del Sabato.

La squadra nonostante l'inceretezza societaria disputa un buon campionato e lotta per la Promozione assieme a Como, Parma e Reggiana.

Intanto il 20 Febbraio 1979 muore Nereo Rocco, è tutta la città piange il Grande Paron.

Finale di torneo interessante la Triestina supera la Reggiana sul campo 3-1 ed in classifica,ed è un testa a testa con il Parma per il secondo posto dietro al Como promosso primo con 50 punti.

La penultima giornata c'è lo scontro diretto a Trieste fra Triestina e Parma, gi alabardati hanno due punti in più ma il Parma guidato in panchina da Cesare Maldini ed Ancelotti in campo vince 0-1 con gol di Bonci a sei minuti dal termine.

L'ultima giornata , vincono entrambe e sarà spareggio.

Spareggio a Vicenza il 17 Giugno 1979 il Parma vince ai supplementari 1-3 dopo che i tempi regolamentari terminarono 1-1 con reti di Scarpa e pari di Panozzo su rigore, ai supplementari Scarpa ed un giovane Ancelotti danno la Promozione ai ducali.

L'anno dopo con Tagliavini in panchina che lascia dopo 11 giornate e sei anni a Fulvio Varglien, la Triestina arriva 7a con 39 punti e vince il torneo anglo - italiano battendo ai rigori il Sutton 5-4.

Anni '80 la risalita in B e la mancata promozione in A

Decennio importante che viene ricordato soprattutto per la Promozione in B dopo 18 anni nella stagione 1982/1983 e per la Promozione sfiorata in Aper due campionati consecutivi nel 1984 e nel 1985.

Nel 1980 allenatore Bianchi, la Triestina arriva 4a con una discreta stagione, l'anno seguente si pone le basi con Buffoni in panchina e gli acquisti di Costantini, Leonarduzzi, e De Falco giocatori che saranno decisivi l'anno dopo e diventeranno beniamini del Grezar. Il campionato si conclude al 5° posto con 40 punti.

Per Ascagni e De Falco 12 reti per entrambi, una coppia gol ben assortita.


Triestina 1982/1983 Promozione in B dopo 18 anni

La stagione 1982/1983 è l'anno storico della Promozione in B dopo 18 anni, confermato Buffoni in panchina e Piedimonte direttore sportivo.

Ad inizio anno lascia Del Sabato e viene nominato amministratore delegato Franco Paticchio.

Il campionato alabardato parte forte con quattro vittorie consecutive con Pro Patria, Treviso, Fano e Piacenza in evidenza il duo d'attacco Ascagni e De Falco.

Il torneo prosegue a gonfie vele, l'Andata si chiude con 25 punti , due avanti la Carrarese.

Nel ritorno prosegue la marcia indisturbata è alla 31a giornata il 15 Maggio 1983 può festeggiare la matematica promozione in B dopo 18 anni grazie alla vittoria al Grezar sul Parma 2-1 reti di De Falco e Ruffini per gli alabardati.

La Triestina vince il campionato con 47 punti davanti al Padova con 43. Mattatore della stagione Franco De Falco autore di 25 reti e diventato nel corso degli anni bandiera alabardata. Maggior numero di presenze Mascheroni con 34 presenze.
( Foto: Francesco De Falco 82 reti in maglia alabardata)

L'anno seguente in B diventa nuovo presidente Raffaele De Riù che resterà al comando fino al 1994.
Il ritorno in B è discreto confermato Buffoni, l'Unione si piazza al 9° posto con De Falco che realizza 14 reti seguito da De Giorgis ad 11 e Romano con 7 reti

Nel 1984 dopo tre stagioni mister Buffoni lascia il posto in panchina a Giacomini e con gli arrivi di Cerone e Biagini a completare la rosa.

Il campionato è in crescendo e dopo un buon Girone di Andata, il Ritorno registra due sole sconfitte e porta gli alabardati a giocarsi il salto di categria nelle ultime giornate .

Trentaduesima giornata la Triestina ospita al Grezar il Lecce si chiude 1-1 , la settimana dopo nuovamente in casa con il Monza termina 0-0 ma la gara verrà ricordata per il rigore fallito da De Giorgis nel primo tempo. Nell'ultima giornata cade a Campobasso 1-0 ed arriva 5a in campionato con 47 punti dietro Pisa , Lecce, Bari promosse e Perugia.

Miglior marcatore ancora De Falco con 16 reti.

Nella stagione 85/86 cambia ancora guida tecnica con Ferrari allenatore, volti nuovi Cinello, Orlando, Strappa, Gandini e Scaglia.

Ma la stagione e la classifica cambia a fine torneo per calcio scommesse che vede coinvolte diverse squadre fra le quali la Triestina.

In campionato l'Alabarda parte bene poi una fase altalenante con l'Andata che si chiude a 21 punti.

Nel ritorno è un cammino abbastanza regolare chiudendo il torneo a 45 punti ma viene penalizzata di un punto per calcio scommese dando spazio alla promozione in A all'Empoli. Triestina che arriva 5a. Miglior marcatore Iachini con 8 reti.

La Triestina verrà penalizzata poi anche nelle stagioni seguenti.

Le due stagioni successive gli alabardati si portano dietro 4 punti di penalizzazione il primo anno con Ferrari confermato arrivano all' 11° posto in classifica finale ma nella satagione 1987/1988 con 5 punti di penalità l'Alabarda non evita la retrocessione in C.

La stagione 1988/89 in C1 cambia quasi tutto, tecnico con Marino Lombardo in panchina e gran parte della rosa.

Il torneo inizia bene poi un calo ma a fine anno risale in classifica e chiude l'andata a 21 punti.

Nel ritorno qualche difficoltà nelle prime giornate ma il finale è in crescendo e con quattro vittorie consecutive conquista la Promozione in B, la partita decisiva si gioca a Ferrara con la Spal con il successo alabardato siglato da Papais su punizione 0-1 il 4 Giugno 1989. La Triestina sale in B al secondo posto con 44 punti assieme alla Reggiana prima a 46 .

Miglior marcatore Simonetta con 9 reti

Il decennio si chiude con il 12 ° posto in B con un cambio in panchina Giacomini sostituisce dopo 15 giornate Lombardo.

Anni '90 Fallimento e voglia di riscatto

Il 1990, anno dei Mondiali in Italia, confermato Giacomini arrivano tanti giocatori ma la stagione è negativa e neanche il cambio di tecnico con Veneranda in panchina riesce a sollevare la classifica che si chiude al 19° posto con 35 punti e la retrocessione in C1.

Poi tre campionati di C1 con tre allenatori diversi Zoratti nel 1991/1992, Perotti nel 1992 e Buffoni nella stagione 1993/1994.

Stagioni medio - alte ma con l'ombra dei problemi economici che culmineranno nell'estate 1994 con il fallimento.

Lascia la Triestina con 307 presenze in maglia alabardata Maurizio Costantini, secondo solo dietro a Pasinati.

Intanto il 18 Ottobre 1992 viene inaugurato il nuovo stadio intitolato a Nereo Rocco ma la gara non è positiva e termina con il successo della Vis Pesaro 0-1.

Nella stagione 1992/1993 fa il suo esordio in alabardato un giovanissimo Denis Godeas.

La stagione 1993/1994 allenatore Buffoni è la stagione che precede il fallimento ma sul campo nonostante i problemi e l'incertezza societaria la squadra disputa un discreto campionato arrivando 10a con 43 punti.

Con l'ultima gioia della vittoria della Coppa Italia di C sul Perugia con due pareggi, a Trieste 1-1 ed a Perugia 2-2 con reti giuliane di Danelutti e Soncin

Con il fallimento del luglio 1994 si chiude l'era De Riù e si riapre quella di Del Sabato con la Triestina che riparte dal Campionato Nazionale Dilettanti.

La nuova Triestina riparte dunque da Del Sabato con una rosa tutta nuova con l'eccezione di Massimo Marsich. Allenatore Franco Pezzato.

La stagione è un testa a testa con il Treviso per l'unico posto utile per la Promozione in C2.

Ha la meglio il Treviso che battendo al Rocco la Triestina 1-2 scavalca gli alabardati ed approda in C. La Triestina accede comunque in C2 grazie al ripescaggio dopo delibera federale.

Seguono ben sei campionati di Serie C2 alla ricerca della Promozione con diversi cambi societari e di tecnici.

Nel 1995/1996 allenatore Roselli la Triestina guadagna i Play Off con il 5 ° posto,fra i nuovi giocatori arriva Mirco Gubellini diventato una bandiera nel corso delle varie stagioni, l'anno seguente partita con entusiasmo si salva solo all'ultima giornata con Lombardi allenatore.

Arrivano nuovi proprietari Zanoli e Trevisan, il 1997/1998 inizia in panchina Marchioro poi sostituito da Beruatto e Dossena la stagione si chiude al 4° posto, ai Play Off supera la Pro Patria in semifinale poi in finale unica a Ferrara finisce 0-0 edil Cittadella approda in C1 per miglior posizione in campionato con il secondo posto. Fa il suo esordio in alabardato il triestino Nicola Princivalli

L'anno seguente 1998/1999 con Ferrario ben presto rimpiazzato da Mandorlini la Triestina con il ritorno di Godeas a Febbraio ed acquisti importanti per la categoria come Bordin, Criniti e Coti arriva seconda prima dei Play Off.

Ai Play Off supera in semifinale la Vis Pesaro, ma in finale a Mantova con il San Donà non è giornata e dopo diverse occasioni sprecate ai supplementari il San Donà vince su rigore ed accede in C1.

Cambia ancora dirigenti via dopo lunghe vicissitudini la coppia Zanoli - Trevisan arrivano Fioretti e Vendramini.

La stagione 1999/2000 con Maurizio Costantini in panchina arriva 3a ma ai Play Off cede il passo alla Vis Pesaro. Da ricordare le sette vittorie consecutive.

Anni 2000 Dalla C2 alla B

Nuovo millennio e nuovo presidente Amilcare Berti che arriva con un sogno Triest-in-A.

Nuovo allenatore l'emergente Ezio Rossi arrivano a Trieste tanti giocatori nuovi Andrea Boscolo, Venturelli, Parisi, Masolini e a Gennaio un giovane Marco Boriello

La stagione è altalenante fra alti e bassi ma con un bel finale di stagione la Triestina guadagna i Play Off con il 5° posto a 55 punti.

I play Off fatali finora questa volta sono benevoli e prima la Triestina batte in Semifinale la Pro Patria con una doppia vittoria 1-0 a Trieste, e 2-3 a Busto Arsizio in una gara rocambolesca con due reti di Parisi nel finale di gara.

La finale vede la Triestina contro il Mestre di Costantini, ma l'Unione ha una marcia in più e supera sia al Rocco 2-0 doppietta di Gubellini che al Baracca 0-2 reti di Parisi e Boriello il Mestre ed approda in Serie C1 fra i festeggiamenti e l'esultanza dei tifosi alabardati.

Miglior marcatore Gubellini con 12 reti

Ma non finisce qui...


Rosa Triestina Serie C1 2001/2002 (fonte: fotooktrieste.com)

Il 2001/2002 è C1 confermato il tecnico e gran parte della rosa con gli innesti di Gennari, Baù e Ciullo ed a Novembre del portiere Pagotto.

Il campionato vive in parallelo con le vicende societarie ed un fantomatica cordata ungherese, mentre sul campo l'Alabarda disputa un buon campionato, in società regna l'incertezza.

A fine Febbraio la svolta Amilcare Berti riprende in mano la società e la squadra incomincia a prendere quota ed arriva al 5° posto con 53 punti ai Play Off.

In Semifinale incontra lo Spezia dell'ex tecnico Mandorlini che in campionato era arrivata seconda con 17 punti in più degli alabardati.

Al Rocco è gara vera apre Parisi su punizione poi due espulsioni in quindici minuti una per parte, nella ripresa in contropiede Ciullo sigla il 2-0.Al ritorno vince lo Spezia 1-0 ma passa la Triestina

La finale è Triestina - Lucchese , Andata al Rocco con 16.000 spettatori l'Alabarda vince 2-0 doppietta di Baù.

Ma è il ritorno a Lucca a regalare emozioni ed alla fine una grande gioia ed il ritorno in B dopo 11 anni.

Il primo tempo si chiude 2-1 doppietta di Marianini, due anni dopo in alabardato, e rete di Del Nevo, ripresa Carruezzo porta a tre i gol per la Lucchese si va ai supplementari.

Al 2' supplementare Carruezzo puo' chiudere la contesa ma sbaglia il rigore, ed a fine primo tempo su rigore Gennari realizza il 3-2, nel secondo tempo Ciullo sigla il 3-3 per la Triestina è festa grande sul campo e sugli spalti del Sant'Elena per gli oltre 3.000 tifosi alabardati.

Partita epica che è entrata nella storia alabardata, questo il tabellino:

Lucchese - Triestina 3-3 d.t.s. (3-1 dopo 90')

Reti: 16'pt Marianini (L), 29'pt Del Nevo (T), 42'pt Marianini (L), 12'st Carruezzo (L), 18' pts Gennari (T, rigore), 12' sts Ciullo (T).

Lucchese: Gazzoli, Deoma, Ferracuti, Pessotto, Chini, Baraldi, Cribari (18'st D'Aniello), Marianini, Carruezzo, Paradiso (19'pt Tarantino), Zhabov (9' pts Calanchi). All: D'Arrigo.

Triestina: Pagotto, Birtig, Parisi, Boscolo, Venturelli, Tangorra, Ciullo, Masolini (12'st Caliari), Gennari, Del Nevo (9'pts Gubellini), Baù (18'st Bacis). All: E Rossi.

Arbitro: Carlucci di Molfetta

Ammoniti: Deoma, Chini (L) Del Nevo, Pagotto, Masolini, Gubellini, Caliari (T).

Espulsi:Parisi al 16'st, Baraldi al 9'pts, Venturelli 16'pts, 10'sts Carruezzo e Bacis.

Note: Al 2' pts Carruezzo calcia un rigore sul palo


Si torna in B ed al primo anno con acquisti mirati su tutti Fava, Bega e Zanini , l'Unione sfiora la terza promozione consecutiva.

Il sogno dura fino a Gennaio con il titolo di Campione d'Inverno e la gara memorabile con il Siena del 6 Gennaio 2003 vinta 2-1 con le reti di Muntasser e Fava, ma dopo la sconfitta interna con il Bari nel Ritorno c'è un calo e la Triestina perde posizioni.

La speranza dura fino all'ultima giornata ma alla fine arriva 5a con 58 punti.
(Foto: Presidente Berti e mister Rossi due artefici della doppia Promozione )

Miglior marcatore Dino Fava con 22 gol

Gli anni seguenti con giovani calciatori su tutti Aquilani, Ferronetti, Mantovani, Galloppa la Triestina mantiene la categoria con discreti risultati nel 2004 ed a fatica nel 2005 con lo spareggio Salvezza vinto sul Vicenza con un doppio 2-0.

Chiude la carriera in alabardato Mirco Gubellini con 200 presenze e 59 reti molte belle e decisive.
(Foto: Mirco Gubellini esulta dopo un gol al Rocco)


Nel Maggio 2005 arriva il Ciclone Tonellotto che porta la società e la squadra alla ribalta per motivi poco tecnici ma nel Febbraio 2006 la Triestina rischia il Fallimento che con l'avvento della nuova società con Presidente Stefano Fantinel nell'Aprile 2006 è sventato ma gli anni difficili dovranno ancora arrivare.

Il 2006/2007 la Triestina si salva all'ultimo pareggiando 1-1 con una punizione magistrale a Piacenza del Capitano Allegretti.

Nel Luglio 2007 inizia la guida tecnica di Rolando Maran che dura due campionati con due stagioni discrete con un giovane Pablo Granoche a guidare l'attacco con 24 reti nel torneo 2007/2008

Dal 2009 al 2011 gli ultimi anni in B con due retrocessioni consecutive la prima con tre allenatori culminata nello spareggio Play Out con il Padova nel Giugno 2010 ed il seguente ripescaggio poi la seconda con un annata negativa che sancisce la fine della gestione deficitaria del presidente Fantinel 

Ultimo decennio, gli anni bui e la rinascita

Si riparte dalla C e l'estate 2011 con il passaggio da Fantinel a Sergio Aletti e la moglie Cristina De Angelis e dopo mesi di promesse non mantenute da Gennaio 2012 iniziano i problemi economici che portano al fallimento e la gestione del Curatore fallimentare Turazza. Sul campo la squadra prima con Discepoli e poi con Galderisi in panchina dopo un discreto avvio incontra delle difficoltà fino allo spareggio play out perso con il Latina e la retrocessione in C2.
Nell'estate 2012 la società fallisce e con una nuova proprietà triestina con alla guida Andrea Puglia e Davide Zotti riparte dal punto più basso della storia alabardata il torneo regionale d'Eccellenza.

La stagione 2012/2013 prima con Fabio Sambaldi in panchina e poi con il ritorno di Maurizio Costantini è corsa a due con l'U.F. Monfalcone per la promozione ma alla fine a spuntarla è la formazione isontina. Alabardati che disputano i play off promozione ed in una gara pirotecnica in casa con la Pro Dronero conclusa in parità 3-3 sfuma sul campo il ritorno in D che avviene qualche mese dopo con il ripescaggio.
Il torneo seguente in D si conclude al 10° posto con un altro passaggio di proprietà molto discutibile ad Hamdi Mehmeti e l'anno seguente a Marco Pontrelli che fa vivere alla tifoseria giuliana due stagioni buie e travagliate. Nel maggio 2015 con Giuseppe Ferazzoli in panchina gli alabardati si salvano nello spareggio play out con il Dro 1-3 dopo i tempi supplementari con una rete di Daniele Rocco in rovesciata, la stagione dopo verrà ricordata con lo strappo tra tifosi, città e società fino al Gennaio 2016 con l'ennesimo fallimento e la gestione del Curatore fallimentare Vernì fino ad Aprile 2016 con l'arrivo di Mario Biasin e di suo cugino Mauro Milanese che rilevò e salvò il club nelle aule del Tribunale di Trieste.

La stagione 2015/2016 si chiuse con il ritorno allo stadio dei tifosi e Roberto Bordin in panchina con lo spareggio per non retrocedere al Rocco e la salvezza con il pareggio 1-1 con la Liventina dopo i tempi supplementari e l'anno dopo con Antonio Andreucci in panchina l'obiettivo è vincere il campionato ma il primo posto va al Mestre con i giuliani secondi che disputano i play off di serie D.
Al Rocco in semifinale 1-1 con l'Abano rete di Corteggiano e poi in finale con la Virtus Vecomp 1-1 davanti a quasi 6.000 persone con il pareggio di Aquaro in pieno recupero sono due gare combattute e con due pareggi dopo i tempi supplementari l'Unione può festeggiare assieme ai tifosi il ritorno in Serie C a distanza di cinque anni.
La società cresce e viene ricostruito il vivaio con tutta la filiera alabardata ed una squadra femminile.

La stagione 2016/2017 al ritorno in terza serie con un nuovo tecnico Giuseppe Sannino parte bene poi nel girone di ritorno c'è una flessione che portano a Febbraio alle dimissioni di mister Sannino con il triestino Nicola Princivalli in panchina e l'11° posto finale in classifica ed i play off che sfumano all'ultima giornata.
Fino ad arrivare all'ultima stagione 2018/2019 con Massimo Pavanel in panchina, ex capitano alabardato degli anni '90 ed il ritorno di Granoche in attacco con oltre 3.000 abbonati nell'anno del centenario dopo una stagione esaltante chiusa al 2° posto sfuma nella finale di ritorno dei Play Off con il Pisa nei tempi supplementari la promozione in B in uno stadio Rocco rinnovato e pieno con quasi 20.000 spettatori.

100 Anni di Triestina con tanti dirigenti, tecnici, giocatori che hanno fatto la storia e sono passati dal 1918 ad oggi con la passione di molti tifosi per la maglia ed il colore rosso -alabardato dell':

Unione Sportiva Triestina Calcio 1918

Buon Compleanno Triestina !!!