Il campionato della TRIESTINA
stagione
2004/2005
Tre quarti di campionato della
squadra alabardata nel campionato di serie B
a cura di Emanuele
Che dire di questi tre/quarti di campionato?
La Triestina ha fatto e disfatto, ha fatto preoccupare i tifosi ed è riuscita in queste ultimissime giornate a risollevare la testa,
regalando qualche soddisfazione.
All'inizio del campionato le premesse erano quelle a cui, giustamente, dovremo abituarci: squadra costruita con i giusti soldi, senza nomi di
grido, con qualche punto fermo e tanti giovanotti di buone speranze o giocatori in cerca di riscatto.
La politica del presidentissimo non fa una piega e mi sento di sposarla completamente.
Finchè a Trieste non avremo un tifoso dell'Unione che, oltre a presentarsi sui vari palchi celebrativi dopo qualche vittoria, sia capace di tirare
fuori i soldi, dovremo accettare senza lamentele le strategie commerciali di un imprenditore che ha dato tantissimo alla Triestina ma che, volenti o
nolenti, guarda con grande attenzione il portafoglio. E visto che i soldi sono suoi, credo sia legittimo...
Tornando alla stagione 2004-2005, credo che i risultati fin qua raggiunti siano il frutto della politica societaria.
La rosa è stata composta principalmente da un'ossatura della stagione precedente ed il solito arrivo, tra prestiti e comproprietà, di giovani e
giovanissimi. La prima parte della stagione è stata un po' sfortunata.
A parte qualche indubbio errore arbitrale, secondo me vanno rilevate alcune importanti carenze di organico determinatesi con qualche infortunio
di troppo. Baù, Parola, Minieri, sono i giocatori che più sono mancati all'inizio e che, nelle intenzioni, dovevano essere tra i punti fermi
della nuova Unione.
Oltre alla "sfiga" ci si è messa pure qualche mancata riconferma. Il Moscardelli di quest'anno non riesce ad essere nemmeno il lontano parente
del micidiale bomber del girone di andata dello scorso campionato. Il Pecorari dell'inizio di stagione, per colpe non sue, si è trovato a dover
ricercare affiatamento con il nuovo centrale di turno, dopo che Bega ha sfruttato, giustamente, la chance di ammirare "Magic Box" Zola.
L'attacco asfittico e la difesa colabrodo, hanno determinato qualche debacle di troppo, non supportati nè in fase offensiva, nè in fase
difensiva da un centrocampo rivelatosi non all'altezza, vista la presenza di tanti neo-acquisti.
Verso la fine del 2004 ed all'inizio del 2005 c'è stata la svolta.Le pedine assenti sono rientrate nei ranghi, qualche giocatore fuori forma
ha iniziato a carburare.
Il gol di Godeas contro la Salernitana può essere senza dubbio definito come l'inizio di un nuovo campionato.
La Triestina impacciata, sfiduciata e forse rassegnata, con Tesser in bilico, ha lasciato spazio ad una squadra più coraggiosa, convinta e
spregiudicata. Tesser ha forse trovato la chiave giusta, la quadratura del cerchio: un
mai del tutto convincente Rigoni è stato sacrificato sull'altare di un nuovo modulo che, per il momento, sta dando grande equilibrio e pericolosità.
Il grande Munari (veramente bravo ed indomabile) ed un Baù più concreto stanno dando grande supporto agli attaccanti, consentendo, allo stesso
tempo, di raddoppiare la diga centrale a centrocampo (Parola e la new entry Briano), non costringendo il vertice basso del vecchio rombo ad
infinite rincorse a destra e sinistra ed aumentando di conseguenza anche la tenuta difensiva.
Se il livello non è da top team, è abbastanza evidente che l'Unione non è da retrocessione (toccato tutti gli amuleti?). I giocatori sono in forma,
corrono, lottano e, credo, si divertono.
La quota play-out è lì ad un passo ma il trend sembra essere cambiato ed il finale di campionato potrebbe anche regalare ulteriori gioie...
Emanuele
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