IL
CAMPIONATO DELLA TRIESTINA STAGIONE 2005/2006
Commento mercato ed inizio
stagione della squadra alabardata
a cura di Emanuele
La fine dello
scorso campionato, con la salvezza acciuffata per i capelli, ha consegnato una
Triestina con tanti dubbi e poche certezze.
I dubbi principali
erano relativi al nuovo assetto societario (diete macrobiotiche comprese) ed a
quello tecnico. Via Tesser ed inizio ad una fase di mercato molto "confusa": due
allenatori (uno ex bandiera udinese), un calciomercato caratterizzato da una
grande incertezza per alcuni arrivi strani e per la paura di perdere i "pezzi da
90".
La coppia Tonellotto - De Falco che fa fatica a trovare la giusta sintonia,
l'uscita di Seeber, un viavai di giocatori che nemmeno in stazione e per
fortuna, la partita di Capodistria...
Secondo me quello
è stato il momento decisivo che ha fatto capire che una squadra che si salva
agli spareggi, il campionato precedente, non può, per miracolo, diventare una
banda di fenomeni l'anno successivo. Gli ultimissimi giorni di mercato sono
quelli più importanti. Il presidente compie alcuni sforzi economici per
migliorare la rosa e, soprattutto, per trattenere l'ariete di Medea, il
capitano! L'inizio di campionato non è male, la squadra ottiene due buoni
risultati ma qualcosa non quadra. Le regole di spogliatoio sono diverse da
quelle abituali e forse alcuni giocatori non capiscono che il nuovo presidente
non permette deroghe.
Qualcuno prima della partita con l'Atalanta confonde le notti del pre - partita
con la festa di Halloween e si "dimentica" di tornare a casa presto, perdendosi
lungo la strada che porta da Sistiana al letto. Per il presidente sono da
punire!
Il duo di
allenatori, nonostante lo sgarro alle regole e la decisione del pres, mette
tutti i festaioli in campo.
La partita va male, i nottambuli giocano male, l'Atalanta vince.
Il presidente diventa una furia!!!
Calori e Buffoni si aggiungono alla statistiche dei disoccupati in Italia.
Il presidente finisce su tutti i giornali per alcune dichiarazioni che lo fanno
apparire come un pazzo scatenato.
I fatti in realtà, dicono esattamente il contrario, e cioè che il presidente è
lucidissimo e sa benissimo dove vuole arrivare. L'arrivo dello Zar Pietro
Vierchowod sulla panchina è la palese testimonianza che non si è cercato un
pupazzetto ma uno con gli attributi.
.
Personalmente
ritengo che sia prematuro dare dei giudizi e sia addirittura fuori luogo
contestare il presidente.
La squadra è buona, avrà bisogno di alcune settimane per assemblarsi
definitivamente ma ha delle potenzialità enormi. Secondo me, sulla carta, è la
squadra migliore da quando è tornata in B, meglio di quella che ha sfiorato la A
al primo colpo.
Credo che il
presidente non guardi in faccia nessuno e, fondamentalmente, continui il suo
cammino alla faccia degli ultras, dei giornalisti, dei politici e di tutti
quelli che non la pensano come lui
Forse la sua
visione del calcio è troppo pura, forse lotterà contro i mulini a vento, forse
prima o poi la capirà e cambierà oppure forse continuerà ad essere coerente con
sè stesso e non rimuoverà mai dalla sua mente l'immagine di uno stadio a misura
di famiglia, senza fumogeni o insulti razziali e politici.
Di sicuro il nuovo corso alabardato ha decisamente cambiato rotta ed io penso
che sia troppo presto per criticare e che, adesso, sia il momento giusto per
stemperare le tensioni createsi in questi giorni.
Secondo me questo campionato ci farà divertire, io con questo presidente
mi sto già divertendo un sacco!!
AVANTI PRES, AVANTI UNIONE !!!
Emanuele
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