IL
CAMPIONATO DELLA TRIESTINA STAGIONE 2005/2006
Commento Mercato di Gennaio
e seconda parte di stagione della squadra alabardata
a cura di Emanuele
Di questa strana
annata credo si sia detto un po' di tutto.
A memoria non mi
viene in mente nessuna squadra che abbia passato la metà delle "disgrazie" che
sono capitate quest'anno all'Unione.
Devo ammettere che, forse un po' ingenuamente, ero tra quelli che
ritenevano il nostro buon Tonellotto un innovatore, un imprenditore del
calcio pulito, lontano dalle falsità e dai vizi ormai radicati del mondo del
pallone.
. Avevo accolto bene l'allontanamento del duo iniziale, ero contento
dell'arrivo dello Zar ed ero sicuro che dietro al gran movimento di
persone voluto dal presidente, ci fosse esclusivamente la ricerca
disperata della miglior soluzione possibile per la nostra amata Unione.
L'aspetto che fa accapponare la pelle è che sono sicuro che l'ex Presidente sia
ancora convinto di fare il bene della Triestina e che non ci siano discorsi di
altro tipo dietro al caos che sta succedendo.
La cosa
agghiacciante è che non ha ancora capito che deve essere lui ad adeguarsi
(seppur mantenendo alcuni dei suoi principi) al calcio e non può pretendere che
il calcio si adegui a lui. Non mi stupirei di vederlo in campo, prestissimo...
della serie "Vi faccio vedere io come si gioca!".
E' triste discutere di Triestina e dover parlare di Tonellotto. E' triste perchè
la Triestina non può essere Tonellotto, e invece ... e invece mai nessun
presidente è stato in grado di influenzare così negativamente le
performance agonistiche della squadra.
.
Il girone di
andata aveva rassicurato tutti, anche se il 1° gennaio, con l'apertura del
mercato invernale, si è portato via tutte le certezze. La squadra dei primi mesi
non giocava tipo il Real ma sembrava solida, equilibrata, con giocatori di peso
e talento, aveva raccolto discreti risultati e faceva pensare a tutto, tranne
che a quanto dura sarà la salvezza..
Purtroppo il 1° febbraio è arrivato lasciando alle spalle solo macerie.
Paradossalmente si è creata una situazione curiosa che di solito si
accompagna a momenti felici e vittoriosi. Il pubblico si è legato ai giocatori
come poche volte era successo in passato. Si perdonano rigori sbagliati al
portiere Rossi, si capiscono le incertezze difensive e gli errori davanti alla
porta. Non si fischiano passaggi di due metri sbagliati di ottanta centimetri.
Il pubblico ha capito! Il pubblico ha capito che i giocatori stanno dando
quello che hanno (purtroppo meno di quello che potevano dare i giocatori
scappati). Il pubblico sosterrà la squadra senza riserve, fino alla fine!
I giocatori devono
fare solo una cosa: onorare questa maglia perchè la Triestina è di Trieste e dei
Triestini e non sarà mai di Tonellotto !!!
Emanuele
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