IL
CAMPIONATO DELLA TRIESTINA STAGIONE 2007/2008
Commento sul campionato alabardato
ad inizio Girone di Ritorno
a cura di Emanuele
Purtroppo i due mesi dopo la sosta invernale non hanno fatto altro che confermare la domanda più scontata e più inquietante di questo campionato.
Perché tutta questa alternanza di risultati? Perché giochi con il Chievo e non gli lasci superare la metà campo e poi non riesci più a vincere, giocando benino e perdendo con le big e giocando male e pareggiando con le scarse?.
Nel momento stesso in cui la squadra sembra mettere fuori la testa ecco che arrivano le mazzate che la riportano alla triste realtà.
E la realtà di quest’anno dice che è una squadra dalle potenzialità ben
superiori a quanto effettivamente espresso ma che, per qualche motivo, non
riesce ad esprimerle
Ritengo che il livello sia assolutamente superiore rispetto ai numeri di classifica, penso che l’Unione dovrebbe stare in modo fisso e continuativo dalla parte sinistra e non limitarsi, speriamo, ad arrivare nei primi posti della classifica di destra, quella che ti porta alla salvezza e nulla più.
Ed invece c’è qualcosa che non va!
Società? Allenatore? Pubblico? Clima? L’erba poco verde? L’erba troppo verde? Giocatori?
No! Giocatori, no.
Penso che i giocatori siano buoni, seri e validi. Nessun fenomeno da circo ma nemmeno nessuno così clamorosamente scarso. Secondo me se una squadra riesce a dominare il Chievo
significa che ha le doti per farlo. Perché non si riesce a mantenere questo
rendimento? Perché non si riesce a fare in modo che i giocatori non si sentano
appagati per aver fatto UN partitone dall’inizio del campionato? I giocatori
hanno probabilmente le loro responsabilità anche se penso che siano solo
marginali. Una società ed un allenatore devono semplicemente creare intorno alla
squadra il giusto ambiente, la giusta atmosfera affinché ognuno sia nelle
condizioni di dare il massimo “ogni maledetto sabato”.
Non si riesce a capire se le dichiarazioni che appaiono sulla stampa siano veritiere, vista la fama del Bugiardello, ma non è possibile che anche la società, per prima, abbia questi sbalzi d’umore. Gasatissima dopo il partitone, delusissima dopo la partitina. Dà la sensazione, almeno sulle righe del quotidiano locale, di essere il primo componente, che è poi quello più importante, che non riesce a stare in equilibrio
Se l’obiettivo è la salvezza, non stiamo andando male. Siamo in gioco e siamo anche in una posizione che in questo momento non deve preoccuparci troppo.
Ho però la sensazione che nell’ambiente non ci sia l’umiltà di chi deve solamente salvarsi. E’ come se la squadra fosse convinta di valere di più ed andasse a giocare con poca cattiveria e poca concentrazione come fa il Milan quando va a Catania. Spocchiosi ed inconcludenti.
Anche il mercato di gennaio secondo me è stato positivo, nei limiti economici che la Triestina avrà sempre. Buoni prestiti, buoni ingaggi ed anche buone cessioni.
Eppure non si riesce a capire che squadra sia questa Unione.
Tecnicamente è ovvio che ci siano dei limiti. Abbiamo un buon giocatore d’area che non viene messo in condizioni di essere decisivo ed ahimè ha anche bagnato le polveri di inizio campionato, come prevedibile. Mancano le alternative di gioco. Manca forse un attaccante rapido, quello che centralmente riesce ad inventare qualcosa, quando sulle fasce proprio non si conclude nulla.
Il centrocampo, purtroppo, dipende molto da Allegretti. E’ l’unico che riesce a cambiare un po’ il ritmo di gioco, anche senza essere mai troppo decisivo, se non sulle palle ferme.
La difesa non è un fortino inespugnabile.
Però, nonostante tutto questo, ritengo che la squadra nel suo complesso giochi ben al di sotto delle sue possibilità. Non credo che gli attaccanti siano così scarsi da non tirare mai in porta, non credo che gli esterni siano così scarsi da non riuscire quasi mai ad andare sul fondo. Non credo che il centrocampo sia così privo di corsa, dinamismo e fantasia…
Però, nonostante tutta questa positiva teoria, la pratica ci dice che quest’anno, anche quest’anno, la salvezza sarà durissima, da conquistare con i denti…
.
Emanuele
|
|