IL
CAMPIONATO DELLA TRIESTINA STAGIONE 2009/2010
Commento campionato alabardato seconda parte di stagione al terzo cambio di allenatore
a cura di Emanuele
Edizione straordinaria! Negli anni passati abbiamo quasi sempre commentato le prospettive e le illusioni di inizio campionato, abbiamo valutato il campionato a metà stagione, soprattutto dopo i terremoti del calciomercato di gennaio ed abbiamo tirato le somme a fine campionato, cercando di capire se potevamo o non potevamo essere soddisfatti di quello che avevamo visto nei lunghi mesi di campionato
Quest’anno, al record del terzo allenatore, non possiamo che cercare di capire cosa sia successo finora e cos’altro possa succedere.Partiamo da quello che è successo
Un po’ di illusioni iniziali con Ventura che si portava dietro una fama di calcio champagne, puntualmente confermato al Bari, l’arrivo di Godeas che, ai più, ha fatto illuminare gli occhi e l’allestimento di una squadra con alcune incognite ma con una complessiva sensazione di positività, affidata ad uno dei giovani allenatori di cui si parlava meglio in giro
Un paio di mesi e primo cambio di rotta. La squadra non girava, sembrava spaesata; Godeas che per lo più si pestava i piedi con Della Rocca e una sensazione che la squadra fosse stufa di Gotti.
Allenatore a casa e arrivo di uno dei migliori personaggi nel mondo del calcio… non parliamo di allenatori ma di commentatori/criticoni di mamma RAI…
Parole, parole, parole ed una clamorosa scoperta tecnico/tattica: difesa a cinque con un quasi-libero stile anni 80. Però a parole era formidabile, le sapeva tutte lui…
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Altro cambio di direzione e sotto con Arrigoni.La prima impressione è stata quasi di smarrimento… ma non suo… sembra quasi capitato qua senza voglia. Della serie “a me piace allenare, mi volevano tutti, non mi ha preso nessuno, sono venuto a Trieste che magari non è tanto peggio che stare a casa a potare le rose”.
Non mi azzardo a fare nessun tipo di pronostico visto che sugli allenatori ho
iniziato a sbagliare quando ero contento della scelta di Gotti. A prescindere
dalle impressioni personali, abbiamo un allenatore che era tra i più gettonati
fino a qualche anno fa. Era accreditato di dover allenare panchine sempre più
importanti e poi… e poi la disoccupazione fino a quando è arrivato a Trieste
dopo che una ventina di panchine tra A e B erano saltate e nessuno si era
ricordato di lui. A questo punto possiamo dire che è stato meglio così. Con
lui la squadra sta andando discretamente. A parte l’oscenità di Gallipoli, il
trend sembra essere abbastanza positivo.
Certo, probabilmente questa squadra non verrà ricordata come un’esplosiva miscela di talento e classe ma, anzi, sembra una squadra operaia che riesce a raccogliere qualcosa solo quando non dimentica i propri limiti.
Neanche della vittoria con il Padova rimarranno immagini da cui trarre un poster ma, il massimo che si può pretendere adesso, sono dei bei tre pesanti punticini che, quelli sì, resteranno impressi nella classifica…
Il migliorato trend, oltre che figlio di Arrigoni, pare essere conseguenza
del mercato di gennaio. Nonostante sembrasse una Waterloo, è stato
complessivamente determinante.Sembrava una tragedia la partenza di Agazzi ed invece anche Calderoni sta dimostrando di non essere per niente male.
Anche gli altri acquisti sembrano positivi.
Pasquato è sicuramente un giocatore di talento anche se, per i miei gusti, passa troppo tempo ad aizzare le folle che a giocare come si deve. Ha dimostrato di avere dei colpi di altra categoria e non a caso è stato nella lunga lista di quelli che si sono potuti fregiare del titolo di “nuovo Del Piero”, anche se Del Piero è ancora là..
Probabilmente ha dei livelli di incostanza ancora inaccettabili, ben oltre a quelli fisiologici che a giocatori del suo talento, da quando esiste il calcio, sono stati sempre concessi. L’acquisto più importante, nonostante la scoperta Colombo e la freschezza di “Brad” Pit,
mi pare possa essere D’Aversa. Nonostante non sia un giovanotto, sembra avere le
caratteristiche che servivano: personalità, classe e capacità di saper gestire
il pallone in ogni situazione. Probabilmente sta avendo qualche acciacco di
troppo ma quando è stato in campo ha dato al centrocampo della nostra Unione una
qualità superiore.
Quello che riconoscerò sempre ad Arrigoni è di aver finalmente trovato il ruolo giusto di Godeas, comodamente a ridosso della tribuna stampa, tra il bar della tribuna e le hostess dell’hospitality. Con un infortunio che sembra sempre più diplomatico, come quello di Allegretti dello scorso anno.
Rivedere in campo Della Rocca e risentire il “Gigi Gigi Gigi” che risuonava lo scorso anno è, per me, la più grande soddisfazione possibile dopo che per mesi ho criticato, non capendola, la scelta della Società di buttare via i pochi soldi disponibili per l’acquisto di un giocatore a fine carriera che è tornato a casa per svernare e per guadagnare gli ultimi euro prima di un inevitabile viale del tramonto.
Io non punterei su un 34enne sapendo, se ne capisco di calcio, che ci saranno problemi con il tuo miglior cannoniere dell’annata appena conclusa, quel Gigi Della Rocca che viene criticato perché nei venti minuti in cui gioca, con Godeas a fianco a togliergli aria, non riesce a fare gol… Ma con quale sensibilità psicologica posso rimettere in discussione il mio capocannoniere che si vede costretto alla panchina a causa di un giocatore demotivato ed a fine carriera?
Vedendo Della Rocca che fa semplicemente il Della Rocca, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti, mi rammarico di quanto la Triestina abbia perso quest’anno utilizzando un giocatore inutile e rischiando di perdere il miglior giocatore dello scorso anno attorno a cui, senza riserve, doveva essere costruita la squadra.
E se poi vediamo cosa sta facendo Ardemagni, capiamo quanti errori sono stati fatti pur di riportare a Trieste l’ariete, sempre meno definizione metaforica, soprattutto per il peso.
Per questo finale, mi auguro semplicemente che tutti stiano bene. Mi auguro che il mister possa scegliere quelli più in forma, visto che, tutto sommato, questa Triestina non è la peggior squadra degli ultimi anni
Ed alla fine, sperando di riuscire a centrare questa benedetta salvezza, magari avremo modo e tempo di rammaricarci per quanto poco poteva mancare, anche quest’anno, per arrivare ai play-off che, nonostante tutto sono a
6-7 punti, quasi come la quota play-out.
Comunque manteniamo la categoria e poi pensiamo agli errori da non commettere mai più…
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FORZA UNIONE!
Emanuele
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