IL
CAMPIONATO DELLA TRIESTINA STAGIONE 2010/2011
Commento sull'inizio 2011 e sull'avvio del Girone di Ritorno della squadra alabardata
a cura di Emanuele
Esiste un modo per tenere viva la speranza? Esiste qualche modo, razionale o irrazionale, per convincerci che non sia già tutto finito?
Scrivo dopo la sconfitta interna con il Piacenza e francamente non sembra esserci nulla che qualcuno possa fare per tirarci fuori da questo infinito e scurissimo baratro, un abisso che ormai da 18 mesi stiamo percorrendo senza mai riuscire a risalire
Nulla è cambiato dalla volta precedente in cui ho scritto, probabilmente nulla sarà cambiato quando scriverò ancora.
Una Società inesistente, un allenatore (alla volta) che non riesce ad inventare nulla di nulla, una squadra apatica e timorosa, un pubblico giustamente svogliato e stanco, tutto sembra essere immutato ed immutabile
Se poi qualcuno, con aria tronfia e sicura, qualche mese fa affermava di aver capito tutto e di essere convinto che certi errori non si sarebbero più ripetuti e quello stesso qualcuno, ora, non ha nemmeno il coraggio di dire una parola, allora vuol dire che non esiste alcuna possibilità per evitare i campetti di Lega Pro.
Quello che francamente mi fa stare peggio è quell’aria di indifferente rassegnazione che sta covando nell’animo di tutti noi. Siamo orami preparati al peggio senza avere nemmeno la forza di arrabbiarci veramente con qualcuno
Siamo disperati. Abbiamo tutti firmato i fogli del Centro di Coordinamento. Siamo convinti che il nuovo sindaco farà qualcosa. Magari lo prometterà. Voglio vedere quale candidato sindaco possa permettersi di non promettere il massimo sforzo per la Triestina e sperare di vincere le elezioni. Ma ovviamente le parole rimarranno promesse perché, o il sindaco entrante metterà 5 o 6 milioni di euro all’anno di tasca sua, oppure nulla potrà cambiare visto che i rappresentanti del mondo imprenditoriale di Trieste stanno consentendo, da 15 anni, che altri facciano il presidente della squadra della loro città.
Questo è un elemento ancora più triste rispetto alla stessa presenza di Fantinel. Trieste se lo merita, esattamente come si meriterà tutti i futuri Tonellotto e Fantinel
che passeranno da queste parti a prenderci per il culo!
Cercando di riprendere il filo del discorso con il precedente commento, voglio ricominciare da una frase che a dicembre era stata quasi profetica. Prima dell’inaspettato esonero, avevo scritto che Iaconi, nonostante la pochezza complessiva della squadra, non sembrava essere riuscito ad inventare nulla di diverso rispetto ad uno scolastico 4-4-2 che è stato una costante dei nostri insuccessi da un anno a questa parte. Iaconi, con la solita capacità della dirigenza in merito a modi e tempi, è stato cacciato per cambiare il volto a questa stagione.
Arrivato Salvioni, cosa ti inventa? Niente. Sempre il solito 4-4-2 con i soliti vecchietti ormai demotivati, polemici in campo ed evidentemente sul viale del tramonto
Appare evidente che questo dato va letto almeno da due punti di vista, entrambi negativi: 1) con questi giocatori non è pensabile giocare diversamente; 2) abbiamo preso un altro allenatore scarso.
Io propendo per la seconda ipotesi
.
Vedere costantemente in campo Antonelli e Testini, vedere un Miramontes che è bruttissima fotocopia di entrambi, vedere un fenomeno assoluto che quando gli va bene gioca un tempo come con il Piacenza (Bariti), vedere che non si riesce proprio a rompere questi equilibri inefficaci, mi fa pensare che abbiamo un altro allenatore pavido che ci farà retrocedere senza aver provato ad inventare alcunché.
Sono assolutamente consapevole che se il Siena toglie Calaiò e fa entrare Brienza o Reginaldo o Mastronunzio e noi per cambiare il ritmo in attacco abbiamo Godeas e per prendere in mano il centrocampo abbiamo Gissi, è evidentemente difficile fare miracoli.
Ma a questo punto, nonostante servirebbe veramente un miracolo, forse potremmo anche pensare di accontentarci di un po’ di freschezza, un po’ di entusiasmo, un po’ di voglia di emergere e non affondare con i Testini, gli Antonelli, i Godeas che ormai non hanno più nulla da dare
Ed io dico che preferisco provare le incognite Bariti (che è l’unico che salta l’uomo), Filkor, Gerbo e Longoni (che ha fatto 15 gol in Lega Pro) piuttosto che essere sicuro delle certezze (in negativo) che ho nominato. Ribadisco il concetto che ho già espresso qualche mese fa. Noi non retrocederemo per colpa dei giovani o giovanissimi Gerbo, Bariti, Longoni, D’Ambrosio o Longhi. Noi retrocederemo perché Godeas è un ex giocatore, perché Testini è un ex capitano, perché Antonelli ha finito la benzina di una carriera passata a correre sulla fascia, perché Malagò fa gli stessi errori che farebbe Brosco, perché probabilmente Della Rocca si è stufato di restare a Trieste ma forse ha un ingaggio che non trova da nessuna altra parte e perchè tutti gli altri senior che dovrebbero tenere in piedi la baracca, sono i primi a lasciarla cadere a pezzi E poi c’è una Società incompetente che ha costruito una squadra con il solo obiettivo di tenere il bilancio a posto, senza considerare troppo l’aspetto sportivo. Amaramente non potremo che constatare, anche la prossima estate, che la Triestina sarà la più in salute economicamente tra quelle retrocesse…
Oltre a questo, adesso abbiamo un altro allenatore che sta seguendo la nefasta scia dei suoi predecessori.
Molti dicono che non abbiamo un attaccante di valore. Può essere.
Nelle ultime partite ho provato ad immaginare di avere Pazzini o qualunque altro centravanti che, per caratteristiche, dipende dalla squadra (pensiamo anche a Granoche) ed escludiamo quindi gli Ibra e gli Eto’o che le partite sono capaci di vincerle da soli.
Ecco, penso che Pazzini si sarebbe legato ad un palo ed avrebbe iniziato lo sciopero della fame per voler sensibilizzare il mondo sulla sua solitudine e sull’abbandono da parte dei suoi compagni di squadra.
Quanti gol Pazzini avrebbe fatto in più di Della Rocca, Godeas e Marchi se avesse giocato in questa squadra?
La mia risposta è: al massimo tre o quattro in più. Quelli divorati dai nostri attaccanti che lui magari non avrebbe sbagliato.
E questo è ancora più triste, nemmeno con Pazzini la nostra situazione sarebbe tanto diversa.
Questo testimonia che è proprio la squadra ad essere incapace di attaccare. Questo testimonia che Salvioni è l’ennesimo allenatore incapace di cambiare la mentalità e l’attitudine di questi giocatori.
Forse il calciomercato invernale ha un senso, nonostante tutti volessero il bomber da 30 gol
.
Le pochissime risorse messe a disposizione dal friulano parsimonioso sono state investite non per un centravanti che avrebbe potuto fare ben poco ma per un paio di giocatori che dovrebbero ispirare i centravanti che abbiamo
Gli acquisti di Miramontes e Taddei hanno una logica, seppure, almeno per il primo, la logica è quella di una società incompetente.
Miramontes è il copia e incolla di Testini e Antonelli, forse addirittura più lento.
Taddei, invece, sembra veramente essere quello che ci può servire.
E magari sarà proprio lui a rivitalizzare i nostri attaccanti.
Non ho mai nascosto la mia insofferenza nei confronti di Godeas, quest’ultimo Godeas, ovviamente. Un giocatore a fine carriera che è stato pesantemente condizionante in modo negativo nei confronti della società (leggasi stipendio) e della squadra (leggasi oscuramento di un emergente Della Rocca).
Sono sicuro che anche questo Godeas, con qualche palla gol in più, potrebbe farsi ancora valere, magari negli ultimi 25 minuti, magari quando gli avversari sono stanchi. Ma di palloni in avanti proprio non ne arrivano, questo è il problema
Della Rocca non è così scarso come sta dimostrando in questo periodo. Ma Della Rocca non è quel tipo di giocatore che ad ogni occasione fa gol. Nemmeno il Pazzini di cui sopra segna ad ogni occasione; la differenza è che Pazzini ha sei occasioni a partita e fa tre gol, noi sei occasioni le costruiamo in due mesi. Pensiamo che Granoche quest’anno avrebbe potuto fare di nuovo 23 gol?
Maddai!!! Granoche ha fatto 23 gol perché c’era una squadra che correva ed attaccava.
Invece Salvioni è un mese che sembra impostare la partita per fare 0 a 0. E’ un mese che, per errori arbitrali (Siena) o per sciocchezze (Modena, Crotone e Piacenza), il golletto lo prendiamo sempre.
E’ chiaro che quando imposti sempre le partite per fare 0 a 0, bene che ti vada fai proprio 0 a 0. Qualsiasi dettaglio vada storto, la perdi.
Io dico: perché non ci proviamo di più?
Perché non cerchiamo di essere più spavaldi e magari spensierati?
Perché non proviamo a dare più spazio a Bariti, Longoni e Filkor?
Vedere i pochi giocatori di talento che abbiamo sempre seduti in panchina, con pochissime possibilità e pochissimi minuti a disposizione mi fa incavolare.
Vedere Bariti che a 19 anni ha già un passo di altra categoria, che salta uomini con una scioltezza disarmante e sapere che, nonostante tutto, anche la prossima partita sarà fuori, mi fa incavolare.
Lo bruciamo?
Vediamo. Intanto diamogli qualche chance.
Longoni quando gioca, non sembra essere in grado di reggere la categoria?
Anche Del Piero quando giocava una volta ogni sette partite sembrava essere finito.
Rimango convinto che sia necessario provarci. Rimango convinto che non sia più possibile cercare solamente di correggere la rotta. Penso che sia necessario uno shock, un atteggiamento diverso da parte di chi sta gestendo questi perdenti equilibri, sia in società, sia nello spogliatoio, sia in campo.
Abbiamo visto che questi equilibri, da un anno, non stanno facendo altro che produrre sconfitte.
Ora non abbiamo più nulla da perdere.
Proviamoci!!!
Fuori i finti uomini attaccati alla maglia. Dentro i giovani che non hanno idea di come si faccia ad abbindolare i tifosi creduloni con le solite parole d’amore ma che quando scendono in campo sanno che hanno una carriera da conquistarsi.
Fuori Antonelli, Testini, Godeas e dentro Bariti, Filkor e Longoni.
Se va male, retrocediamo. Che è esattamente quello che faremo con i vecchi ex giocatori, sempre titolari e sempre con prestazioni insufficienti.
Forse cambiando altri tre allenatori da qua alla fine, potremmo salvarci. Abbiamo visto che le prime 4/5 partite del nuovo allenatore portano punti e poi si ritorna alla solita solfa. Nemmeno questo è un caso in una squadra così perdente.
Coraggio Salvioni, altrimenti vattene pure tu!
Forza Unione
Emanuele
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