IL
CAMPIONATO DELLA TRIESTINA STAGIONE 2011/2012
Commento sull'estate trascorsa, il cambio societario ed inizio di stagione dell'Alabarda
a cura di Emanuele
Negli ultimi anni, arrivati all’ottava giornata, ci eravamo abituati a poter commentare tutte le otto partite disputate. L’eredità di Fantinel, invece, consiste in tristissime radiocronache (non per colpa del radiocronista) alla domenica pomeriggio, come non ricordavamo da tantissimi anni. Ed io, francamente, non ce la faccio.
In un mondo di reality show in cui anche una tettona analfabeta viene proiettata sugli schermi televisivi, io di tornare alla vecchia e dimenticata radiolina non sono capace.
Pertanto, siamo all’ottava giornata ed esprimo le mie opinioni sulle quattro casalinghe, che hanno portato una fortunata vittoria per uno a zero con l’ultima in classifica, una casuale vittoria per quattro a zero ed una doppia sconfitta alla quale va dato il giusto e pesante significato, se non altro perché costituisce la striscia più recente.
Prima dell’aspetto sportivo, però, non si può non raccontare la nostra estate terribile
.
Cerchiamo di sintetizzare: 1) Fantinel ci fa retrocedere per la seconda volta consecutiva;
2) Fantinel capisce che se rimane qua rischia di prendere qualche stecca sui denti;
3) Trieste, la grande Trieste imprenditoriale, tira fuori gli artigli e mette in campo uno “squadrone” da brividi, composto da quasi 40 persone, che riesce a raccogliere la stratosferica somma di 400.000 €. Qua è d’obbligo la precisazione: i 400.000 € non sono pro-capite ma è la somma di tutti gli ingenti capitali investiti. La media dell’importo pro-capite è da peli dritti sulle braccia; stranamente la cordata fallisce…
4) Fantinel che sarà anche calcisticamente incompetente ma i conti li fa bene, specialmente se sono i suoi, capisce che per vendere il suo prezioso giocattolino deve renderlo molto economico. Per abbassare il valore, e favorire i possibili acquirenti, non resta altro che vendere tutti i giocatori, a maggior ragione quelli giovani e promettenti;
5) Iniziano i ritiri anche delle squadre di Eccellenza e Promozione e del raduno della Triestina non c’è traccia;
6) Spunta un tipo strano, un immobiliarista lombardo (noooo! Ancora?) che in quattro e quattr’otto trova l’accordo e “proclama” la sua compagna a Presidentessa della nostra Unione;
7) Negli ultimi giorni, prima del definitivo insediamento di Aletti si compie il “progetto” di Fantinel: vendere tutto quello che può essere venduto! Meno male che lo stadio, anche a venderlo, non si sposta facilmente… Rimangono Godeas, Princivalli, Gissi e D’Ambrosio, sarà un caso?
8) Aletti, preso da cieco furore, in due giorni riesce a fare quello che Fantinel non ha fatto in cinque anni. Compra dieci giocatori tutti assieme, e nemmeno scarsi, almeno sulla carta.
9) Il 31 agosto inizia, con un mese e mezzo di ritardo, la stagione agonistica della Triestina.
10) Il pensiero di Fantinel che beve il suo vino e mangia il suo prosciutto lontano da Trieste riaccende entusiasmi inimmaginabili anche grazie alla contagiosa energia del nuovo patron e della sua avvenente compagna.
Chiudiamo con le vicende societarie saltando ai giorni nostri, in cui la Presidentessa-Compagna di Aletti viene, misteriosamente, fatta fuori per nessuna apparente ragione. In città intanto si alimentano le voci di infedeltà dell’affascinante ex presidentessa…
Passiamo al calcio, se quello che abbiamo visto si può definire così.
Io da tifoso avrei preferito essere a 9 punti dopo otto giornate con una squadra di ragazzini. Avrei sopportato, capito, aiutato di più.
Vedere questi giocatori a 9 punti, probabilmente è troppo.
E’ troppo perché veniamo da due retrocessioni.
E’ troppo perché ci siamo fatti ancora l’abbonamento.
E’ troppo perché non pretendiamo di dominare il campionato ma almeno di divertirci un po’.
E vedere sta gente fighetta e sto allenatore incompetente va oltre l’umana sopportazione del più appassionato dei tifosi triestini.
Ovviamente alla prossima partita in casa saremo ancora presenti, ovviamente prenderemo freddo, pioggia e litigheremo con le mogli e le fidanzate ma continueremo ad andare allo stadio.
Però, signori, non abusate della nostra tolleranza…
Le valutazioni tecniche sono di due tipi: quelle sui singoli giocatori e quelle sulla squadra.
L’equazione perfetta è: giocatori validi = squadra valida.
Il nostro caso dice, invece, che i giocatori presi singolarmente non sono per niente male. La squadra, però, è una specie di Armata Brancaleone, senza voglia, senza personalità, senza coraggio.
Quando questo succede, per me c’è sempre e solo un unico ed incontestabile motivo: l’allenatore è scarso; tecnicamente o caratterialmente o tatticamente o qualsiasi cosa, ma è scarso.
Per me Discepoli andava esonerato già dopo la partita con la Carrarese.
Devi vincere, giochi con quaranta gradi, fai un cambio di un centrocampista per un centrocampista a metà secondo tempo, togli un trequartista e metti un centrocampista a due minuti dalla fine ed addirittura non utilizzi il terzo cambio. Nel calcio moderno non esiste.
Se sei l’allenatore della Triestina e giochi in casa contro la Carrarese esiste ancora meno!
La squadra diventa coraggiosa se il suo allenatore lo è.
Discepoli mi pare pavido, ancora un altro allenatore pavido.
Nessuna invenzione; soliti schemi; un trequartista che non fa il trequartista.
In linea di massima mi pare che in Serie C (fatemela chiamare così) ci vogliano essenzialmente due qualità: fame e corsa. Mi pare che la Triestina non ne possegga nemmeno una.
Ed adesso arriva Lima, un altro che sicuramente avrà fame ed è noto per la sua incontenibile corsa…
Non capisco.
Non capisco perché non si dia la possibilità ai giovani di emergere.
Non capisco perché quei giovani li hai anche acquistati e poi non li fai giocare, perdendo pure dei soldi della Lega. Non capisco perché non riusciamo a guardare un po’ in prospettiva e pensare che se Princivalli gioca, arriva a marzo camminando sulle ginocchia, senza forze; se mettiamo un D’Agostino o un De Vena, arrivano a marzo avendo accumulato sei mesi di esperienza e, se sono capaci, saranno a marzo molto più forti di oggi.
Non capisco come un giovane forte, interessante ed elegante come Izzo, viene messo in croce per un paio di errori.
Non capisco perché non mandi in pensione gente come Motta, anche lui venuto a svernare vicino al giardino di casa.
Come detto, non capisco perchè compri Lima, invece di lanciare qualche
ragazzotto volenteroso e promettente.
Per tornare ad un po’ di ottimismo, spero di non capire tutto questo, semplicemente perché non sono in grado di capire e che di calcio se ne intendono loro.
Però spero che la prossima panchina in cui si siederà Discepoli, sarà quella del parco sotto casa e non la nostra.
Spero che arrivi un allenatore più coraggioso che riesca a coltivare qualche talento.
Spero che i talenti abbiano anche la personalità di emergere ed affermarsi.
Spero di divertirmi un po’ di più e di vedere giocatori veramente dispiaciuti quando fanno fare alle nostre magliette delle figure del genere.
Spero di veder piangere qualcuno dei giocatori per una sconfitta.
Spero di poter piangere io di felicità, esattamente come ho fatto a Lucca, tanti tanti anni fa, nella stessa categoria in cui giochiamo oggi…
Aletti, siamo sempre qua, sempre presenti ma sempre di meno.
Cerca di non raggiungere un traguardo: cerca di non farci rimpiangere Fantinel.
Sembra impossibile ma la strada tracciata assomiglia un po’ troppo a quella precedente…
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Forza Unione
Emanuele
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