IL CAMPIONATO DELL'UNIONE TRIESTINA STAGIONE 2012/2013

Commento sul campionato d'Eccellenza e sul futuro della società alabardata

a cura di Emanuele

Scrivo dopo la sofferta vittoria di Lignano contro il Lumignacco e dopo una lunga pausa .
Anche quest’anno, come se ce ne fosse bisogno, ne sono successe parecchie. Nemmeno in Eccellenza la nostra Unione riesce a passare un anno completamente tranquillo. Allenatori non ce ne facciamo mancare, voci societarie nemmeno. I soliti sogni che tutto vada bene con il timore che qualcosa vada male.

Ad inizio 2013 abbiamo approfittato di un periodaccio nero dell’UFM ed abbiamo recuperato quasi 10 punti in pochissime partite ma come sempre, in caso di rimonte, a missione apparentemente compiuta ci si rilassa. Ecco che un 1-1 interno con la Manzanese ci riporta sotto. In ogni caso, la squadra sta facendo benino.

Come avevo scritto già nelle impressioni di inizio campionato, sembra che la rosa sia stata costruita troppo in fretta per essere completa. Inoltre, evidentemente, per qualche innesto che sembrava importante si è addirittura andati fuori budget con la conseguenza di mettere in difficoltà la proprietà e, quindi, di ingessare il mercato di riparazione. Oggi sembra esserci un discreto equilibrio: Costantini sembra essere riuscito a tirare fuori il massimo da questa squadra. Il ritmo è diventato abbastanza regolare ed anche le partite in territorio ostile non sono più sinonimo di sconfitta.

La squadra per come l’ho vista io, ed ammetto una minor regolarità rispetto agli anni passati, mi sembra una discreta squadra, di Eccellenza. Purtroppo chi pensava che il solo fatto di chiamarsi Triestina avrebbe spalancato le porte avversarie sarà rimasto deluso. Quella che sembra esserci è una rinnovata consapevolezza che questo torneo si può vincere. Dopo le prime partite contro squadre “di categoria” c’era stata la sensazione che la squadra fosse troppo borghese per i campacci del Friuli. L’arrivo di Costantini ha forse aggiunto quella dose di cattiveria che mancava ad una squadra che ha elementi sicuramente di categoria superiore ma non ha avuto, in alcuni momenti, la compattezza necessaria per battagliare nelle paludi della provincia di Udine

E’ evidente che una società come la nostra sia completamente fuori luogo in un torneo come l’Eccellenza: i campi sono inadeguati ad ospitare i nostri super tifosi, sempre presenti; è inammissibile ed ingiusto che squadre come il Lumignacco o la Maranese non possano giocare a casa propria ma debbano traslocare assieme e fidanzate e familiari in altri campi solo per poter accogliere una tifoseria importante, presente e rumorosa come la nostra.
E’ tutto così sbagliato che speriamo di iniziare a rimettere le cose a posto.

Nonostante tutto, però, Trieste sembra aver recuperato un certo amore per i colori della sua squadra. Anche se numericamente i tifosi non possono essere quelli di Serie B o Lega Pro, quest’anno si è riusciti a togliersi di dosso alcune scorie degli anni passati: giocatori viziati che riescono a ragionare solo con i procuratori, farabutti che vengono qua solo per depredare la nostra squadra e deridere la nostra città, risultati calcistici privi di ogni soddisfazione.

Quest’anno in una dimensione evidentemente diversa, sembrano essere riemersi quei valori di attaccamento alla maglia, di legame con il pubblico, di voglia di emergere che da molti anni ci mancavano. Se poi arriva veramente l’imprenditore di successo (senza fare nomi) che di soldi veri ne ha sul serio e decide di investire un po’ in questa terra abbandonata da tutti, allora potrebbe anche essere che da questo schifo ne usciamo più forti di prima…

Però, intanto, dobbiamo lasciare l’Eccellenza alle vere società dilettantistiche, come è giusto che sia. Via da qua, prima possibile !

Forza Unione

Emanuele