Reduce dall’anonimato di Chievo,
probabilmente sono state le motivazioni di rivalsa che lo hanno portato ad
effettuare un girone di ritorno di tutto rispetto. L'eredità di Marchini sembrava
insopportabile. Per lui le prime partite sono servite esclusivamente ai tifosi
per fare tutti i paragoni di rito. Marchini è indubbiamente un
giocatore più estroso, più potente, più veloce in progressione ma aveva un
grande difetto. Non aveva più voglia di vestire la maglia rosso - alabardata o,
per essere più buoni, aveva una grande voglia di fare il grande salto. E, come
tutti sanno, vale molto di più un giocatore meno forte ma motivato che un
giocatore di alto livello con la testa da qualche altra parte. |
Fonte: fotooktrieste.com |
Marchesetti, onestamente, ha fatto un po’ di fatica a calarsi nella realtà triestina. Le primissime partite
non avevano fatto altro che dare fiato agli immancabili ed inguaribili
nostalgici tifosi che non capivano che la Società non aveva fatto altro che
accontentare un giocatore ormai perso per la causa, coprendo la falla con
un’alternativa che era ritenuta valida. E, personalmente, ritengo che
l’alternativa sia più che valida tanto che la squadra che ne detiene il
cartellino, a fine stagione, molto probabilmente se lo prenderà indietro. Marchesetti è un giocatore molto
rapido, forse un po’ prevedibile nei movimenti (almeno rispetto al suo
predecessore) ma comunque efficace nella posizione di esterno destro. Sicuramente ha bisogno di
crescere soprattutto nelle conclusioni. Ricordo almeno quattro occasioni
sprecate, magari in seguito ad azioni da lui stesso create.
Dal punto di vista temperamentale mi pare che si sia ben calato nella realtà della Serie B, in
primis, ma anche nella realtà triestina senza quegli atteggiamenti irritanti che
tanto avevano fatto detestare il talentuoso Marchini.
Penso che abbia pagato, in
alcune circostanze, l’assoluta mancanza di un ricambio, principalmente a causa
della sciagurata stagione del bravissimo Kalambay che, specialmente durante il
mese di aprile, avrebbe garantito la giusta alternanza e non lo avrebbe
costretto ad una logorante presenza quasi fissa nell’undici di partenza.
Le ultime e decisive partite ci
diranno se Mattia ha anche quel carattere da giocatore vero, da trascinatore,
che gli può consentire di ritornare a calcare i palcoscenici della serie A.
Mattia Marchesetti al tiro in occasione di Triestina - Napoli Fonte:
Claudio |