Il protagonista di questo mese è
un giocatore che ha appena firmato un importante rinnovo contrattuale con la
Società. Uno di quei giocatori che fino a qualche mese fa era fondamentale per
essere “uno che faceva spogliatoio”, nonostante fossero anni che i suoi guantoni
rimanevano perfettamente puliti e servivano ad alleviare il freddo nei lunghi
inverni in panchina. Ora, invece, per la serie “come possono cambiare velocemente
le cose”, nel giro di un paio di settimane, ha convinto tutti di essere un
portiere di tutto rispetto, mettendo in discussione il posto da titolare,
battagliando con il portiere che è stato per anni l’indiscusso beniamino del
pubblico triestino. E cosa altrettanto strabiliante è che lo stesso pubblico
triestino si sia |
Fonte: fotooktrieste.com |
praticamente dimenticato di aver mai avuto un portiere
guascone, un po’ appesantito, un po’ insicuro sulle palle alte, con la
personalità di indossare il numero 10 ma che, indubbiamente, aveva dimostrato di
meritare altri palcoscenici.. Tecnicamente Dei mi sembra un
portiere senza eccessi, usando questo concetto nella sua miglior accezione. E’
un portiere che para tutto quello che si può parare e quando prende gol, gli
stessi sono gol onesti, niente che gli possa essere rimproverato. Ogni tanto fa il miracolo (e
para rigori), ogni tanto non è impeccabile in qualche intervento ma tutto nella
più assoluta normalità. Sembra che la difesa sia più
sicura. Quando ti aspetti che esca, eccolo che esce; quando ti aspetti che ti
chiami la palla, ecco che arriva l’urlo; quando ti aspetti che accorci fuori
dall’area per qualche calcione da campagnetta, eccolo che corre incontro alla
palla e la butta più lontano possibile. C’è un’altra cosa che mi colpisce:
durante le interviste riesce sempre a rispondere in modo non banale, sfuggendo
incredibilmente al matematico postulato “a domanda stupida segue risposta
stupida”, dimostrando quindi un’intelligenza un po’ atipica nel panorama medio
dei calciatori. E nelle mani, ma soprattutto
nella testa di Dei, c’è il futuro della Triestina, per due differenti motivi.
Il primo è quello assolutamente
calcistico: le qualità del giocatore meritano la considerazione che sta
ottenendo e pertanto mi aspetto che continui ad essere il titolare della squadra
(tranne se dovesse prevalere la necessità di dare visibilità a Rossi in chiave
di mercato estivo)..
Il secondo motivo è che, se nel
calcio c’è un minimo di logica, Dei dovrebbe prendersi per mano, dal prossimo
anno, quello che dovrebbe essere il portiere del futuro della nostra Unione:
Agazzi; magari sostituendolo in qualche momento per dargli la possibilità di
recuperare in serenità qualche batosta.
Non sappiamo, però, se la logica
esista, nel calcio…
Complimenti ed avanti così,
usando il più inflazionato degli incitamenti: “ ’ndemo Dei! ”
David Dei baluardo della porta alabardata Fonte:
Claudio |