In questa Serie B sempre più povera, rifiutata ed abbandonata dai potenti del calcio, riuscire a fare dei buoni investimenti, riuscire a fare plusvalenze, sarà una delle condizioni essenziali per poter sopravvivere.
E se anche i grandi del calcio, quelli che non vogliono la B in quanto porta via milioni preziosi, devono incassare vendendo i loro fuoriclasse, significa che ogni società dovrà avere la fortuna di poter prima o poi tesserare un Agazzi come quello che abbiamo visto quest’anno.
Poi ci sono sempre i gufetti che si lamentano per una presa sbagliata, per un’uscita fuori tempo, per un gol balordo ma, per fortuna, i gufetti sono gufetti perché capiscono poco di calcio e soprattutto non fanno i Presidenti delle squadre di calcio.
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Fonte: fotooktrieste.com
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Ed è abbastanza probabile che qualcuno dei presidenti che capiscono avrà già messo gli occhi sul nostro Michelino che, dopo qualche anno a farsi le ossa in giro per l’Italia, si è meritato la ribalta di quest’anno, si è meritato i titoli sui giornali e si sta meritando, ahimè, di giocare in una squadra di serie superiore.
Secondo me vedremo le ambizioni della prossima Triestina sulla base di scelte come quella di tenere Agazzi tra i pali.
Se rimane, nonostante sembrano già essere arrivate delle offerte, significa che la Triestina vuole provare a confermarsi e, speriamo, a migliorarsi.
Se viene ceduto, probabilmente la società incasserà dei soldi che serviranno ad evitare di non spenderne per rinforzarsi e noi tifosi avremo un portiere più scarso.
Ma questo è il calcio di oggi.
Se Berlusconi vende Kakà per far quadrare i numeri, diventa verosimile che Fantinel possa vendere Agazzi
per recuperare qualcosa. che non si rivedranno fino alla prossima partita di
cartello a prezzi scontati, sono convinto che ci troviamo in casa uno dei
portieri più forti della Serie B.
Tornando al Michelino nostro, non posso far altro che ripetere il mio giudizio di qualche mese fa quando aveva visto il premio di giocatore del mese.
Penso che la partita con il Modena sia stata emblematica. Sembrava che tutti fossero d’accordo che si poteva anche far vincere gli altri ma sembrava anche che si fossero dimenticati di riferirlo ad Agazzi; ha tirato già la saracinesca e tirato fuori il cartello “chiuso”, per 80 minuti. Insuperabile!! Nemmeno fosse la pubblicità di un tonno!
In tutti questi ultimi mesi, ha confermato la sua
mostruosa bravura nell’uno contro uno, ha confermato la sua clamorosa
reattività, ha confermato, purtroppo, anche qualche tentennamento nel
comandare la difesa e qualche incertezza sulle uscite.
Ma se pensiamo che dalle nostre parti sono passati portieri come Pinzan e Campagnolo, onestissimi portieri ma abbondantemente peggiori di Agazzi e se pensiamo che Campagnolo è stato addirittura titolare in Serie A ed è stato appena ingaggiato da un’altra squadra di Serie A, allora non dobbiamo farci troppe illusioni su quello che sarà il destino del nostro eroe.
Come ho detto prima, forse il segnale di una sua permanenza a Trieste sarebbe importante per far capire che la società ci vuole provare ancora.
E nulla cambierà se ci saranno sempre quei gufetti agevolati che alla prima occasione continueranno, dopo un’uscita sbagliata, ad intonare il solito ritornello “con sto portier no se va da nissuna parte”. Sappiamo che quei gufetti saranno presenti solo con abbondanti sconti e nelle partite di cartello… Non sanno cosa si sono persi veramente, non capiscono cosa abbiamo ammirato noi, per 42 volte: un portiere di categoria superiore.
Complimenti Michael!
Agazzi protagonista n.1 della buona stagione alabardata
Fonte: triestinacalcio.it |