Lo dico da qualche anno. Se la Triestina avesse la capacità di trovare, allenare e lanciare giocatori di movimento come ha fatto e sta facendo con i portieri, penso che un piazzamento in Champions sarebbe un obiettivo facilmente alla portata.

A parte le battute, però, è impossibile non notare quanto, dal dopo Campagnolo in avanti, le varie dirigenze che si sono succedute siano state abili con i portieri: Gege Rossi (finché ha avuto voglia), Dei, Calderoni, Colombo ma soprattutto Agazzi, senza dimenticare che oltre a Viotti quest’anno c’è anche Gadignani ha dimostrato di essere assolutamente all’altezza.
Lo scorso anno Viotti aveva stupito tutti grazie alla capacità, da perfetto sconosciuto e debuttante, di entrare e sostituire con una disarmante naturalezza un portiere di grandissima esperienza come Colombo in uno dei mille momenti difficili che una squadra scarsa ha avuto nell’ennesima stagione negativa. La scorsa estate, grazie alla “sensibilità” economica di Fantinel, era stato ovviamente ceduto. Essendo giovane e forte era inevitabile che servisse a far cassa nella ritirata del friulano parsimonioso .

Fonte: fotooktrieste.com

Però lui si è conquistato il cuore dei tifosi grazie ad una ferrea volontà di tornare a Trieste, in una serie inferiore, per provare a dare il suo contributo ad una difficilissima immediata risalita.
E voglio considerare un altro aspetto. Lo scorso anno era una riserva. Un titolare a tempo determinato, solo per lo stretto necessario. La decina di partite fatte sono là a testimoniarlo.
Una cosa è essere la riserva, sapendo di giocare solo per l’infortunio del titolare. Cosa ben diversa è essere battezzato come il titolare dall’inizio, sapendo che ti verrà chiesta una continuità di rendimento per tutta la stagione, sapendo che tutti si aspettano che lo standard di quelle dieci partite duri per 30-35 incontri, senza cali di forma e concentrazione.
I conti li faremo alla fine ma penso che si possa affermare con un certo grado di certezza che abbiamo un portiere di assoluto livello, costanza di rendimento ed affidabilità. Tra l’altro ha già riposato quattro partite (leggasi squalifica) e per quest’anno è a posto. Poi come sempre ci dimenticheremo che compirà 22 anni a marzo e forse ci arrabbieremo per qualche errore o per qualche uscita azzardata.
A parte l’incredibile capacità di para-rigori, Viotti ha una grandissima reattività tra i pali ed una più che discreta personalità nelle palle alte, quelle che normalmente ti fanno fare brutte figure.
Io dico che possiamo preoccuparci degli altri 10 che vanno in campo.
La maglietta con il numero 1 è in ottime mani.

Viotti autore di parate e partite importanti nel Girone di Andata alabardato
 Fonte: triestinacalcio.it