Intervista a PAOLO PICHIERRI
giornalista locale Tele4
1) INTANTO UNA COSA SULLA TRIESTINA DI
QUEST'ANNO, SECONDO LEI CE LA FARA' AD ARRIVARE IN A E QUALI
SONO LE RIVALI PIU' ACCREDITATE PER LA PROMOZIONE?
La Triestina ha la possibilità di agganciare la serie A
in quanto i valori mostrati in campo nel girone di andata non
possono essere cancellati dal girone di ritorno, anche in caso di
una deprecabile flessione di rendimento. La sola Sampdoria sembra
essere nettamente più attrezzata delle altre nel lotto delle
prime. Oltre a Siena e Lecce, va rilevata la rimonta del Vicenza,
ma non va dimenticato il Cagliari, squadra che pratica un gioco
molto pratico e che potrebbe arrivare a primavera con le battiere
ancora cariche.
2) SULLA TRIESTINA DEL PASSATO HA
QUALCHE EPISODIO O PARTITA CHE RICORDA PIU' VOLENTIERI NELLA SUA
CARRIERA DA GIORNALISTA . CE LA PUO' RACCONTARE?
Ricordo con particolare piacere un 1 a 1 a Torino contro i
granata che dovrebbe risalire al 1989. Gli alabardati affidati a
Giacomini disputarono una grande partita sotto il profilo
tattico. Fu una delle ultima soddisfazioni a Trieste dello stesso
Giacomini.
3) PRIMA DI ESSERE UN GIORNALISTA ,
ANDAVA AL GREZAR A VEDERE LA TRIESTINA , IN CHE SETTORE E A
QUANTI ANNI E' STATO LA PRIMA VOLTA ALLO STADIO?
Prima di fare il giornalista - ma lo si è già da sempre
- seguivo la Triestina dalla curva del Grezar, più o meno
dall'età di 16 anni. Da allora sono sempre rimasto convinto che
la partita si vede meglio dalla curva, dove è possibile
apprezzare lo sviluppo della manovra anche in orizzontale. Spesso
c'è più competenza in curva che in tribuna.
4) VISTO CHE SI OCCUPA SOPRATTUTTO DI
CRONACA LOCALE COSA SI RICORDA DEL MOMENTO DEL FALLIMENTO
NELL'ESTATE 1994. E COME MAI LA SPORT TRIESTINO FA DIFFICOLTA' O
MEGLIO NON RIESCE AD ATTIRARE GLI IMPRENDITORI LOCALI E NON?
QUESTO PROBLEMA SI RIVEDE ANCHE QUEST'ANNO NONOSTANTE IL BUON
ANDAMENTO DELLE VARIE REALTA' SPORTVE ?
All'epoca del fallimento ho seguito a fondo la vicenda
societario- processuale e purtroppo ne ho tratto un'impressione
non dissimile da quella odierna: a Trieste non ci sono
imprenditori interessati a investire nel calcio. E' una città in
cui la ricchezze dei mille sportelli bancari rimane statica e in
cui mancano imprenditori dalla forte amibizione sociale. Ricordo
di aver udito a un'assemblea degli industriali le parole di un
imprenditore tra i più ricchi della città: "mi con el
calcio no voio aver a che far".
5) SECONDO LEI , GUARDANDO LE PARTITE ,
CHI E' IL GIOCATORE PIU' IMPORTANTE E INSOSTITUIBILE DELLA
SQUADRA DI ROSSI? E QUALE NON HA RISPOSTO A PIENO FINO ADESSO
ANCHE SE TUTTI SECONDO NOI HANNO DATO IL LORO CONTRIBUTO?
Solo due giocatori nella Triestina mi sembrano
insostituibili per personalità, carisma e rendimento: sono
Zanini e Delnevo. Al di sotto delle attese è secondo me il
rendimento di Ferri, che è nel giro della nazionale
"under". Ma è un ragazzo che avrà tutto il tempo di
crescere e di migliorare alcuni difetti e a cui auguro una grande
carriera.
6) BERTI, PER I TIFOSI , COMPRESI NOI E'
UN MITO ,PER AVER SALVATO LA TRIESTINA E PER AVERLA PORTATA NEL
CALCIO CHE CONTA. LUI E' UN PERSONAGGIO VULCANICO CON MILLE IDEE
HA UN EPISODIO SIMPATICO SU DI LUI MAI TRAPELATO E QUAL'E' LA SUA
OPINIONE SU DI LUI?
Berti è un imprenditore che ha ambizioni sociali e sono spesso
queste ambizioni che muovo il mondo. Parlo naturalmente di
"bona ambitio", quella che porta in Paradiso. La mia
impressione è che non sia l'estroverso a mille che tutti credono
e che sia in fondo una persona riflessiva e sensibile, anche se
sempre pronta a muoversi con pragmatismo se non addirittura con
spregiudicatezza.
Intervista del 7 febbraio 2003
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