Intervista a MIRCO GUBELLINI giocatore
Triestina
Mirco
Gubellini: Il mio futuro, presente e passato
Lultima bandiera
alabardata ci parla della stagione attuale, di quella passata, delle sue
emozioni, dei compagni e della citta' in cui ha trascorso fino ad ora ben 8 stagioni.
1) Secondo anno di B per te, come affronti questo nuovo
campionato e come vedi la Triestina di questa stagione ?
Mi auguro che sia un'altra stagione positiva, come lo
è stato tutto sommato lanno scorso. Penso che sia un
campionato difficile perchè per me gli anni passano e le
difficoltà saranno maggiori anche perchè la squadra è un pò
più giovane, acerba rispetto lanno scorso. Pero sono
fiducioso.
2) La stagione passata e' stata una buon annata con un po'
di rammarico per non esser andato in A ?
Lanno scorso penso sia stata un annata unica,
irrepetibile per gioco, coesione di gruppo e di squadra .La
squadra creava molte occasioni da gol era un divertimento
giocarci e si andava facilmente a rete. Penso che era un
occasione unica per andare in A non lo abbiamo colta e ora siamo
qui per un nuovo campionato.
3)
Parliamo un po' delle tue stagioni passate qui a Trieste. Con quale compagno di
squadra ti sei trovato meglio ?
Mi sono trovato bene in attacco con Provitali, con Godeas
che ho avuto un buon feeling e sono contento che sia
tornato e lanno scorso con Fava, Zanini e Ciullo.
4) La Triestina in nove anni che
sei qui ha cambiato numerosi allenatori. Con quale ti sei trovato meglio ed
appreso di piu' a livello tecnico?
Ho avuto un buon rapporto con tutti i mister. Forse però
quello che mi ha insegnato di più è Andrea Mandorlini con il
quale ho avuto un rapporto speciale.
5) Hai
fatto molte gare con questa maglia segnando tanti gol belli ed importanti, di
quale partita e gol hai il ricordo piu' bello ?
In tutti questi anni quella che ricordo con più piacere
è la partita col Palermo dellanno scorso. Prima gara in B,
con la maglia della Triestina che sembrava una cosa
irrealizzabile a 32 anni è la gioia più grande.
6) Delle partite che hai disputato con la maglia della
Triestina, c'è qualche aneddotto che ti ricordi maggiormente ?
Ce ne sono diversi. uno che ricordo è proprio quello con
il Palermo in cui alla fine è scoppiata una rissa negli
spogliatoi perchè loro pensavano di finire la gara in parità. Poi
abbiamo visto comè andata al ritorno.
7) L’anno scorso hai scritto un libro sui tuoi anni
passati alla Triestina dalla C2 fino alla serie B nel Settembre 2002. Fra le
cose che ci ha colpito e' quando parli del tuo rapporto con Pierre
Aubameyang che parlava di suo figlio che questanno e' tuo compagno di
squadra, una situazione curiosa?
Si, è una cosa particolare. Mi ha fatto molto piacere che
Catilina sia venuto qui perchè è un bravo ragazzo e un
buon giocatore e soprattutto per il feeling che avevo con suo
padre. Mi sono affezionato a lui subito infatti nei
ritiri prima delle partite siamo in camera assieme.
8) Ormai vivi a Trieste da molti anni, cosa ti piace e non
ti piace della città e dei triestini ?
A Trieste cè brava gente nel senso che non cè
esasperazione in ogni cosa , ci sono state annate un pò
difficili ma la gente è sempre stata appassionata per la
squadra. Si sta bene a Trieste. Un difetto forse che nei momenti
difficili sono in pochi che ti vengono ad aiutare infatti nei
primi anni che ero qui a qualcuno piaceva deriderci ed
eravamo quasi una barzeletta per la città, tutta la squadra, la
società e i dirigenti erano criticati, screditati. In quei
momenti di ricostruzione probabilmente doveva venire fuori li il
vero tifoso non quando si è in B e la squadra gioca a memoria. Vedendo
le altre città ad esempio Firenze dopo che è fallita erano in
25.000 in C2 e magari 10.000 in serie A. Quello è il vero amore
che viene fuori nei momenti difficili.
9) Ultima
domanda, dopo tanti anni che giochi per la Triestina cosa provi quando indossi
la maglia dell’Unione ?
Senza voler dire frasi fatte, dopo 9 anni più che giocare
per la Triestina sembra di giocare a casa mia, e come se questa
maglia fosse mia conosco tutti, lambiente, la società. Ho
un rapporto particolare non riesco neanche ad immaginare quando
non la indosserò più, l idea che non verro più agli
allenamenti dopo 10 anni a fare le stesse cose sarà difficile. Giocare
per questa maglia è chiaro mi da delle grandi emozioni peccato
che questo momento prima o poi finirà.
Intervista del 5 novembre 2003
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